ZTL no stop Firenze, Forza Italia: "Da domani al via norma ammazza-commercio"

Stella e Cellai: "Un errore grave, esercenti e residenti sono furiosi"

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"Da domani prende dunque il via la ztl no stop. Un provvedimento negativo per i residenti e per le attività commerciali del centro storico di Firenze, che resterà chiuso al traffico dalle 7.30 del giovedì alle 16 di sabato, con le assurde e inutili fasce di penetrazione dalle 3 di notte alle 7 di mattina. Una norma folle, senza senso, contro cui ci siamo battuti e continuiamo a batterci con la raccolta di firme". Lo affermano il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e il capogruppo del partito a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai.

"Questa scelta dell'Amministrazione Nardella isolerà ancora di più i residenti e gli esercenti del centro, penalizzando in modo grave le attività commerciali - accusano Stella e Cellai -. I residenti saranno isolati da amici e parenti per 3 giorni a settimana, e tutti i commercianti che hanno la loro attività in centro vedranno sfumare la possibilità di avere tra i propri clienti i fiorentini o le persone di fuori Firenze che vogliono passare una serata in un locale del centro della nostra città. Ci chiediamo con quale logica sia stato varato un provvedimento del genere".

"Purtroppo - osservano i due esponenti di Forza Italia - siamo di fronte a un'Amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini. Ancora una volta la Giunta Nardella si dimostra lontana dalle esigenze di cittadini e commercianti, puntando su provvedimenti-spot varati con pressappochismo e senza capacità di tenere conto delle esigenze di chi in centro vive e lavora”.

 


Firenze/Idranti, Stella e Cellai (FI): "Comune combatta abusivi, non i turisti"

"Se le persone si siedono sui gradini è perché mancano aree apposite"

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"Il Comune di Firenze, invece di accanirsi contro i turisti che mangiano un panino sui gradini o seduti sui marciapiedi, dovrebbe mostrare i muscoli agli abusivi. Siamo l'unica città al mondo che annaffia con gli idranti i turisti e lascia che i venditori irregolari agiscano indisturbati. La politica dell'Amministrazione Nardella sta raggiungendo vette surreali". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia Marco Stella, e il capogruppo di FI a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai.

"Siamo sinceramente stufi - proseguono Stella e Cellai - e chiediamo al sindaco Nardella: quali sono secondo lui le priorità per combattere il degrado in cui da anni è piombato il centro storico di Firenze? Il punto della questione è che chi mangia sui gradoni è in qualche modo obbligato a farlo, vista la mancanza di aree cittadine adeguate per chi consuma street food. Senza contare la penuria di panchine in centro, diversamente da quanto avviene in altre città italiane ed europee ad alta vocazione turistica".

"Ci sembra incredibile - osservano i due esponenti di Forza Italia - che un sindaco usi il pugno di ferro contro turisti e persone che comunque acquistano il cibo e le bevande in negozi regolari, lasciando soldi nella nostra città, e chiuda gli occhi davanti alle centinaia di venditori abusivi, ai rom che fanno la questua molesta, a persone di ogni genere che si lavano nelle fontane e usano strade e piazze come toilette. Più che gli idranti, ci aspettiamo che Nardella inizi una campagna permanente per ridare dignità e decoro a Firenze".

 


Abusivismo/Firenze, Stella (FI): "Serve presidio fisso in San Lorenzo, misura colma"

"Va creata una speciale task force anti abusivi. Rafforzare vigili di quartiere."

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"Aggressioni e minacce ai venditori regolari, degrado, violazione della legge, concorrenza sleale. La situazione a San Lorenzo non è tollerabile, e per questo, insieme agli ambulanti, chiediamo al Comune un presidio fisso delle forze dell'ordine nel quartiere, perché i controlli spot non servono a nulla, e la situazione è sotto gli occhi di tutti". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.

"Siamo arrivati a situazioni paradossali - prosegue Stella - per cui una commerciante di San Lorenzo è stata multata per aver messo quattro fioriere davanti al suo esercizio commerciale in funzione anti-abusivismo, mentre tutt'intorno gli irregolari continuano a vendere la loro merce. Occorre tolleranza zero nei confronti di chi esercita un’attività in maniera abusiva danneggiando i commercianti che pagano tasse e suolo pubblico. I livelli sono diventati inaccettabili per la nostra città".

"In questi anni l'amministrazione non è stata in grado di dare risposte in merito alla sicurezza dei fiorentini e del nostro territorio - osserva Stella -. Nardella deve dare una svolta nella politica di questa giunta. Non bastano più le promesse e gli spot: la città ha bisogno di soluzioni concrete ed efficaci per contrastare criminali, abusivi e degrado. Chiediamo la creazione di una speciale task force antiabusivismo e il rafforzamento del vigile di quartiere e della video sorveglianza".


Toscana, Stella (FI): "Carenza personale medico ospedale Portoferraio, Regione intervenga"

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"La Regione Toscana intervenga con urgenza per risolvere il grave problema della carenza di personale medico al Pronto Soccorso dell'ospedale di Portoferraio. Solo un medico su tre, infatti, ha accettato l'incarico per l'estate prossima, a partire dal primo luglio 2017". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato un'interrogazione sul tema. "Durante la conferenza dei sindaci svoltasi a Portoferraio - sottolinea Stella - i primi cittadini dell’Isola hanno espresso forti preoccupazioni per la criticità al nosocomio elbano e temono difficoltà rilevanti nella gestione delle emergenze urgenze durante il periodo estivo. I sindaci hanno chiesto, con voce unanime, di risolvere urgentemente la problematica, convinti che il Pronto soccorso di Portoferraio, per funzionar bene, abbia bisogno di almeno quattro medici. Considerando che l'estate è alle porte e di conseguenza gli afflussi turistici sono in aumento, chiediamo che la Regione si attivi con l'Asl competente per risolvere il problema di carenza di personale del Pronto soccorso di Portoferraio".


Firenze, Stella e Cellai (FI): "Santa Trinita 'ponte degli orrori', dopo cordolo ora ringhiere di protezione"

“Spesa inutile, è già pieno di ragazzi che scavalcano"”

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"E così dopo lo spartitraffico in cemento, realizzato per proteggere la pista ciclabile, ma che da un punto di vista dell'impatto visivo e architettonico è un obbrobrio, non si fermano gli esperimenti del Comune di Firenze sul Ponte Santa Trinita: adesso arrivano anche le ringhiere ideate dagli uffici delle Belle Arti di Palazzo Vecchio. Ormai si tratta di un 'ponte degli orrori', sembra quasi preso di mira dalla giunta di Palazzo Vecchio". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il capogruppo di FI al Comune, Jacopo Cellai, in merito alle barriere di protezione istallate sul Ponte Santa Trinita per impedire alle persone di salire sulle pigne del ponte per scattare foto e selfie, o per bivaccare.

"E' vero che in alcuni casi certi atteggiamenti spericolati di turisti e fiorentini hanno causato incidenti - osservano Stella e Cellai - ma non è con quelle brutte ringhiere che si può pensare di ovviare al problema, tanto è vero che sui social è già pieno di persone che scavalcano le barriere e sono tranquillamente sedute sul muretto. Ponte Santa Trinita, come scriveva Giovanni Spadolini, è uno dei più eleganti e bei ponti d'Italia e d'Europa, ma tra cordoli in cemento e barriere in ferro viene deturpato. Per evitare che turisti e fiorentini scavalchino le spallette, serve un maggior controllo del territorio, presìdi capillari di strade e piazze. Ma il Comune di Firenze, purtroppo, sul fronte sicurezza e decoro non ci sente".


Riconoscimenti: targa del Consiglio regionale a Massimiliano Carri

Per aver scoperto una falla in un software di Google. Stella: "Riconoscimento a un giovane che ha deciso di non lasciare la Toscana". Giani: "Si è distinto a livello internazionale"

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Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha consegnato oggi una targa a Massimiliano Carri, primo toscano nella hall of fame di Google security. Il fiorentino Massimiliano Carri, Ceo di Mgc Group, dopo aver studiato alla Bocconi di Milano, è rientrato a Firenze, per occuparsi di internet e startup, sviluppando siti internet ed app per clienti in tutto il mondo. Ed è stato nell’utilizzo di Gmail Business, il servizio di posta Gmail dedicato alle aziende, che Massimiliano Carri ha riscontrato un’anomalia e l’ha prontamente segnalata al team di sicurezza di Google. La segnalazione ha portato Carri a collaborare con il team Google tra gennaio e luglio 2016. “Ho scoperto un ‘bug’, una imperfezione del software per la quale risultavano effettuati pagamenti tramite banca che in realtà non erano mai stati fatti”. Da qui l’ingresso “a vita” nella Hall of Fame del Vulnerability Reward Program di Google, dove sono presenti circa seicento programmatori ed esperti di cyber-sicurezza in tutto il mondo.
“Abbiamo deciso di assegnare il riconoscimento come Ufficio di presidenza a un giovane ragazzo di talento che ha scelto di non lasciare l’Italia e lavorare qui con la sua azienda”, spiega il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella. “Anche la Toscana è terra dove si possono sviluppare startup, questo il messaggio che vogliamo far arrivare a chi sta pensando di andarsene”.
“Abbiamo accolto volentieri la proposta del vicepresidente Marco Stella di premiare questo ragazzo che si è fatto notare a livello internazionale”, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani “Un segnale tanto più rilevante nel tempo in cui viviamo la modernità fatta tecnologia e comunicazione”. (ps-s.bar)


LIBRI: STELLA (FI) PRESENTA "MARITE' NON MORDE"

TESTIMONIANZA MADRE BAMBINA CON SINDROME DI DOWN. "La politica deve essere capace di dare risposte. Noi prendiamo impegno".

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È attraverso gli occhi di Maritè, una bambina con la sindrome di Down, che Veronica, la sua mamma, impara a vivere in maniera più viva, profonda e vera. "Maritè non morde" (Aliberti Compagnia Editoriale, pp.140) è la dichiarazione d’amore di una mamma per sua figlia raccontata fin dalla nascita, il momento esatto in cui ne scopre la disabilità. Veronica Tranfaglia, l'autrice, ha presentato il volume oggi in Consiglio regionale con il vicepresidente dell'Assemblea, Marco Stella.

Non si nasconde, la Tranfaglia, nel raccontare pagina dopo pagina le sue paure e i suoi preconcetti iniziali, i luoghi comuni sulla disabilità che via via riuscirà a demolire e i timori nel dover portare a compimento “una missione che non hai scelto”, quella di crescere un figlio disabile. "Maritè non morde" è un romanzo autentico e immediato, scevro da enfasi o da rielaborazioni figlie del politicamente corretto. Sono centoquaranta pagine scritte di getto, genuine, che non tentano di ‘addolcire’ quella pillola amara che l'autrice, insieme alla sua famiglia, ha dovuto ingoiare.

Tra i tanti timori dell’autrice – “Quando non ci sarò più io, come farà? Chi l’aiuterà?”. Proprio su questo punto è intervenuto il vicepresidente Stella: "La politica - ha detto - è chiamata a dare delle risposte. Bisogna intervenire in maniera forte e rassicurante sul "dopo", su quando non ci saranno più i genitori dei bambini con sindrome di Down. Su questo tema l'Italia è molto indietro, e noi ci prendiamo oggi l'impegno dalla Toscana a portare avanti iniziative legislative che colmino questo gap".

Parte dei proventi del libro saranno devoluti alla ricerca scientifica: in particolare, si punta a realizzare uno studio clinico sui nutraceutici, molecole di origini naturali che potrebbero far migliorare il quadro clinico complessivo e la qualità della vita dei pazienti. Un progetto che porta la firma della biologa molecolare Rosa Vacca, del Cnr di Bari, anche lei mamma di un bimbo con la sindrome di Down.

 


Terremoto, Stella: "Firenze si conferma città del volontariato"

Presentata in Consiglio Regionale l'iniziativa dell'associazione Ponte Vecchio per raccogliere fondi in favore di Grisciano, colpita dal sisma

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Firenze – “È una iniziativa lodevole per dare un aiuto concreto e tangibile. La prestigiosa associazione Ponte Vecchio che riunisce tutti commercianti presenti sul ponte che io definisco il più bello del mondo, ha sempre avuto questa attitudine a dedicarsi ad una beneficienza che non sia di facciata ma di sostanza”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha presentato “Insieme per Grisciano”, una raccolta fondi in favore del piccolo paese, frazione di Accumoli, duramente colpito dal terremoto del 2016, in programma domenica 21 maggio.
L’evento, una cena sul greto dell’Arno, nei locali della società sportiva Canottieri Firenze, dimostra la “particolare attenzione verso le zone colpite dal terremoto. Io stesso – ha detto Giani – conclusa la cena mi recherò a San Ginesio, nelle Marche, altro territorio duramente colpito e gemellato con Siena”. “Tutte queste iniziative – ha concluso il presidente – danno il senso di un’Italia di mezzo che vede la Toscana particolarmente partecipe e coinvolta con la solidarietà”.
Tra i sostenitori dell’iniziativa il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella, che a margine della conferenza stampa ha speso parole di “grande apprezzamento” per l’impegno messo in campo dall’associazione. “Firenze conferma ancora una volta di essere città del volontariato e della carità verso chi si trova nel bisogno. Mi auguro che davvero tanti fiorentini partecipino all’iniziativa di domenica 21 maggio e contribuiscano a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione di un centro ricreativo a Grisciano, danneggiata in modo gravissimo dal terremoto dell’agosto 2016”. Stella ha voluto poi “ringraziare di cuore” la presidente dell’associazione, Laura Giannoni, presente alla conferenza stampa, “per quanto sta facendo a favore delle popolazioni colpite dal sisma”.


Dopo 18 anni di lavori e 60 mln spesi, apre il bypass del Galluzzo

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E' lungo appena 3,5 km, ma per realizzarlo ci sono voluti 18 anni e 60 milioni di euro. E' il bypass del Galluzzo, che verrà inaugurato in pompa magna a fine mese, il 29 maggio per l'esattezza. Diventerà una bretella affollatissima, permettendo a migliaia di automobilisti che entrano ed escono dalla città in direzione Firenze, Siena o Tavarnuzze di saltare il Galluzzo e mandare in pensione il ponte Bailey. Viaggiando su due corsie con un limite di 70 chilometri all’ora e sgombrando i polmoni del rione da veleno delle marmitte e code chilometriche. Le auto infatti, superata la galleria delle Romite (255 metri), completata tre anni fa di fronte alla rotonda per Le Bagnese, potranno tirare dritto verso il bypass e attraversare il ponte sulla Greve. Poi entrare nel tunnel Poggio Secco (1.231 metri) e dopo in quello del Colle (660 metri) fino al raccordo con l’uscita Firenze-Impruneta dell’A1 o con l’Autopalio.

L’ultimo diaframma di roccia della collina dove si fa strada il bypass è stato abbattuto l’11 febbraio 2016. Un colpo di piccone che fece ripartire i lavori, iniziati 18 anni fa e congelati dal 2014 dopo il crac di Impresa Spa al quale era subentrata la società Pavimental. Oggi i quasi 50mila metri quadrati di pavimentazione sono stati completati e all’appello sono presenti anche i 2.500 metri quadri di rivestimenti in pietra. Sicuramente un bel sollievo per gli automobilisti che percorrono quelle strade, e per gli abitanti del Galluzzo. Ma 18 anni e 60 milioni di euro per 3,5 km di strada, sono davvero tanti...


Nuovi cittadini a 4 zampe, Stella (FI) punta al decalogo per la Regione

"Scacco matto in 10 mosse alle tensioni con la coda per spazi urbani sempre più a misura di cane"

 

Da Marco Stella una mozione: "Pronto soccorso veterinario, aree cimiteriali e strumenti di raccolta per gli escrementi: percorso unico con Regione protagonista"

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Dall’ingresso del cane trovatello nei canili sanitari fino al suo ricovero nei rifugi e poi ancora all’adozione, con l’inserimento in famiglia e nella società dove i nuovi cittadini a quattro zampe sono, in Toscana, in media uno ogni sei persone, con fisiologico incremento della densità negli spazi urbani dove – se le aree di sgambamento non sono mai abbastanza – fin troppe invece sono le liti a causa di cani lasciati gironzolare senza guinzaglio, escrementi non raccolti, conduzioni negli spazi pubblici troppo spesso affidate al buon senso individuale con picchi di creatività non sempre appropriati: di tutto questo si occupa la mozione con cui il Vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (Forza Italia) punta a dare scacco matto alle tensioni che, specie nelle città, si generano tra persone e persone, persone e cani, cani e cani a causa di una socialità forzata che non per tutti, non sempre, è una scelta.

«Le leggi – ricorda Stella – sia a livello regionale che nazionale esistono. Così come esistono i regolamenti comunali. Certo, vanno applicate. Ma non solo per la parte repressiva. Non si può pensare di affidare la formazione di una coscienza cinofila condivisa unicamente alle regole e alla repressione, come avvenuto di recente con l’azione di vigilanza e sanzionatoria messa in campo dal Comune di Firenze: la cultura della corretta convivenza uomo-cane va costruita e coltivata, sostenuta anche. Ecco perché propongo alla Regione di assumere un ruolo da protagonista che la renda ente guida rispetto ai Comuni con azioni di controllo rispetto ad esempio allo stato strutturale e gestionale dei canili, ma anche promuovendo misure pratiche e semplici come l’installazione di distributori di quanto necessario alla raccolta degli escrementi».

Dieci, si diceva, le mosse individuate da Stella per sbrogliare la matassa della convivenza a sei zampe in città e che coprono ogni età e fase della vita del cane. Eccole, in breve: istituzione di un team multidisciplinare per effettuare controlli sullo stato strutturale e gestionale dei canili sanitari e dei rifugi autorizzati presenti sul territorio regionale; il loro censimento in un data base pubblico e costantemente aggiornato, come già accade in altre Regioni; attivazione di un Ufficio Diritti degli Animali regionale e nei singoli Comuni; vincolo per gli enti locali a prevedere un’area di sgambamento all’interno di ogni nuovo parco urbano realizzato; installazione di una rete di distributori di sacchettini e palette per la raccolta di escrementi; misure di sostegno alle famiglie meno abbienti per le spese veterinarie di sterilizzazioni e vaccini; pronto soccorso veterinario regionale; percorsi univoci di formazione cinofila per il patentino e di Buon cittadino a 4 zampe; individuazione di aree cimiteriali dedicate agli animali d’affezione. Il tutto includendo i nuovi professionisti della cinofilia quali educatori, istruttori, centri cinofili e associazioni.