Firenze/mense scolastiche: petizione con 1.087 firme in Comune per cambiare menu

Stella (FI): “Stop a bambini digiuni e cibo sprecato, reintrodurre piatti graditi"

conferenza

Ben 1.087 firme raccolte e messe in calce a una petizione presentata al Comune di Firenze, per chiedere all'Amministrazione di togliere i cibi che i bambini non mangiano, e reintrodurre piatti graditi. A illustrare la petizione alla stampa sono state tre mamme promotrici dell'iniziativa, insieme al Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI). La petizione - è stato annunciato oggi - è stata depositata lo scorso 1 giugno e quindi, in base allo Statuto Comunale, Palazzo Vecchio ha tempo fino al prossimo 15 luglio per dare una risposta motivata e anche, auspicabilmente, incontrare una delegazione dei proponenti.

"Sono mesi che insieme alle mamme denunciamo un fatto gravissimo - ricorda Stella - e cioè che i bambini non mangiano, ci sono dei piatti che hanno uno scarto altissimo, del 90%, come certificato durante l'anno dalle varie Commissioni mensa dei singoli istituti. I nostri figli, spesso, escono da scuola completamente digiuni, e a casa si abbuffano di merendine e schiacciata: mi domando se questa è corretta alimentazione. Noi crediamo di no, crediamo che sia ingiusto lasciare i bambini digiuni, ne va della loro salute, del loro rendimento scolastico e sportivo, e soprattutto così non si fa una buona educazione alimentare".

Il Comune di Firenze "deve rivedere le sue decisioni in tema di mense scolastiche - afferma il Vicepresidente dell'assemblea toscana -. Deve sì tenere una linea di indirizzo, come previsto dalle norme stabilite dal Consiglio regionale, che contempli un giusto bilanciamento tra verdure, carne e carboidrati. Ma siamo convinti che a mensa i bambini debbano vedersi proposti piatti sani e di loro gradimento. Nella petizione viene chiesto di eliminare i piatti con scarti al 90% come tortino di verdure, orzotto, zuppa di cipolle, polpettone di spinaci, zuppa cavolo e patate, vellutata di zucca con quinoa, cecina e seppie in inzimino; e al contempo viene chiesta la reintroduzione di pasta al tonno, pollo arrosto, carne rossa (almeno 1 volta la settimana), platessa dorata, bastoncini di pesce, vitella, coniglio, schiacciata, pane bianco (almeno 2 volte la settimana)”.

Il bando comunale per le mense di 160 scuole materne ed elementari del Comune di Firenze vale 11.640.000 euro (20mila pasti al giorno realizzati in 15 centri di cottura) ed è in proroga da tre anni. "Le norme - sottolinea Stella - prevedono che non si possa prorogare un bando per più di 36 mesi. Siamo in attesa dunque del nuovo bando, di cui però ancora non si ha notizia. Quel che chiediamo, è che i nostri figli abbiano un menu equilibrato, ma anche cibi graditi, e che si metta fine a questo spreco diseducativo di cibo".

 


Mense Firenze, Stella (FI): "Ok menu centri estivi, si reintroducano cibi tolti durante anno scolastico"

“Il Comune faccia marcia indietro e ascolti finalmente le famiglie"

mense-scuole

"Apprendiamo con soddisfazione dalle mamme che hanno iscritto i loro figli ai centri estivi del Comune di Firenze, che i menu della mensa sono tornati a essere quelli di una volta, con pasta, carne, bastoncini di pesce e vari alimenti graditi ai ragazzi. A questo punto, sorge spontanea una domanda che giriamo a Palazzo Vecchio e all'assessore Giachi: perché le pietanze tolte dai menu durante l'anno scolastico in quanto giudicate erronee dal punto di vista nutritivo e calorico, vanno bene invece a giugno e luglio?". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Questa - prosegue Stella - ci sembra un'incongruenza. D'inverno vengono banditi pasta e riso al burro, pollo arrosto, bastoncini di pesce fritti, sugo alla puttanesca e ragout di pesce, e d'estate invece questi stessi cibi vengono proposti ai ragazzi, che infatti mostrano di apprezzarli. Non è un caso che in questo periodo gli scarti a mensa sono al minimo storico, segno che le pietanze piacciono. Durante l'anno scolastico invece, è bene ricordarlo, la maggiorparte dei piatti proposti (minestra di farro, zuppa di quinoa, farinata gialla e cavolo, spinaci e pesce lessi) hanno visto scarti dal 70 al 90 per cento, come attestato in documenti ufficiali redatti dalle Commissioni mensa dei vari istituti".

"A questo punto, è evidente - osserva il vicepresidente dell'Assemblea toscana - che i bambini non mangiano cibi sgraditi. Sarebbe opportuno che il Comune reintroducesse i piatti tolti per motivazioni ideologiche, e andasse incontro a quello che è il volere delle famiglie, che fino a prova contraria sono il primo soggetto responsabile dell'educazione dei figli, come prevede anche la Costituzione Italiana. Ci sono ragazzi che in quest'ultimo anno scolastico sono dimagriti di 2-3 chili, che hanno avuto svenimenti in quanto digiuni a pranzo a causa delle pietanze proposte a mensa. Ci aspettiamo un’urgente marcia indietro di Palazzo Vecchio".

 


Firenze, Stella (FI): "Comune sani degrado ex sede Equitalia in via Baracchini"

“E' diventato ricovero e dormitorio sbandati, si trovi soluzione”

07-04-equitalia

"L'ex sede di Equitalia in via Baracchini, a Firenze, abbandonata da due anni, è diventata ormai un ricovero e un dormitorio per sbandati di ogni tipo, un luogo di degrado che attira in un quartiere già difficile persone spesso ai limiti della legalità. Chiediamo a Palazzo Vecchio e alle istituzioni preposte di sanare questa situazione di oggettiva illegalità, e trovare una soluzione per il palazzo in questione". Lo chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella. "Sono 67 gli edifici occupati a Firenze, un numero inconcepibile - accusa Stella - in una città che si candida a capitale dell'illegalità. Non basta qualche sgombero spot una volta ogni tanto per ripristinare il rispetto della legge. L'amministrazione comunale faccia una mappatura completa di tutti i palazzi e gli edifici occupati, e proceda a un piano celere di sgomberi. Questi luoghi sono ricettacolo di degrado e spesso di criminalità, luoghi in cui trovano rifugio clandestini e spacciatori. Non è più tollerabile andare avanti così, a Novoli come in tutti gli altri quartieri di Firenze interessati dal fenomeno. Auspichiamo che l'istituzione del vigile di quartiere annunciata dal sindaco possa invertire almeno parzialmente la rotta sul fronte del controllo capillare del territorio".


Firenze, Stella (FI): "Presidio fisso antiabusivismo alla stazione di S.M. Novella"

"E' pessimo il primo impatto dei turisti con la città, serve giro di vite"

06-29-abusivismo-stazione2

"Facchini abusivi, molestatori delle macchinette, borseggiatori, tassisti abusivi, venditori di ogni genere di merce, spacciatori: il primo impatto che un turista ha con Firenze avviene alla stazione centrale di Santa Maria Novella, ed è davvero deprimente notare la situazione di assoluto degrado e abusivismo che regna dentro e fuori lo scalo ferroviario. Serve una task force antiabusivismo in servizio permanente". Lo chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"A Firenze il Comune sta perdendo la battaglia contro l'abusivismo commerciale e la criminalità - avverte Stella -. Non è più tollerabile che questo avvenga senza che le Istituzioni tutelino visitatori e pendolari da chi delinque, e che categorie come i tassisti e i facchini debbano subire questa concorrenza sleale, che mette tra l'altro a rischio la sicurezza degli ignari clienti, spesso stranieri, che in buona fede si affidano agli abusivi".

"A rimetterci, per questa situazione, sono gli utenti della stazione - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - ma anche e in particolare l'immagine di Firenze. L’unica ricetta è quella che noi chiediamo da anni, inascoltati: un presidio fisso h24 e una task force permanente anti-abusivismo, non provvedimenti spot che durano qualche giorno. La situazione si è fatta davvero preoccupante, Nardella non perda altro tempo".


Firenze, Stella (FI): "Dal Comune guerra senza senso agli ambulanti"

"Sono in gioco decide di posti di lavoro. Famiglie sul lastrico"

06-27-sanfirenze

"E' gravissima e inaccettabile la decisione del Comune di Firenze di sospendere le concessioni per quattro mesi agli ambulanti di piazza San Firenze, dopo la sentenza del Tar che annulla il provvedimento di Palazzo Vecchio di trasferire i banchi dalla piazza al Lungarno della Zecca Vecchia. Si tratta di 13 banchi che danno lavoro ad altrettante famiglie, ed è assurdo che Nardella impedisca loro di lavorare per 4 mesi: è l'ennesimo atto della guerra della Giunta di sinistra agli ambulanti, dopo gli 80 banchi spostati da San Lorenzo, con conseguenti gravi danni economici per centinaia di persone". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.

"Spostare i banchi da piazza San Firenze al Lungarno della Zecca Vecchia vuol dire farli chiudere - avverte Stella -. L'amministrazione comunale rifletta attentamente, non faccia salti nel vuoto ed eviti scelte avventate. A Firenze ci sono 3500 banchi che fanno commercio su suolo pubblico, dando lavoro a oltre diecimila persone. Questo è l'unico tema che dovrebbe interessare un'amministrazione pubblica seriamente preoccupata per la crescita e il benessere dei suoi cittadini".

Il coordinatore fiorentino di Forza Italia ricorda che insieme al partito si sta battendo contro la Bolkestein "per escludere dalla dicitura ‘risorse naturali limitate’ il suolo pubblico, e quindi far uscire dall’ambito di applicazione della direttiva Ue appunto mercati, fiere e chioschi. Gli ambulanti, infatti 'occupano' anziché 'sfruttare' il suolo pubblico, lo fanno solo per poche ore alla settimana e non vendono 'risorse naturali limitate', ma semplicemente la loro merce: includere gli ambulanti nella Bolkestein è un grave errore. Come grave è il piano del Comune di Firenze: invitiamo Nardella a tornare sui suoi passi e a non colpire un settore che porta ricchezza e occupazione".


Bolkestein/Toscana, pdl FI e Lega: proroga 30 anni concessioni, e marchio di qualità per imprese

Stella e Montemagni: "Solo il centrodestra difende comparto trainante economia regionale"

grafica

Proroga di 30 anni delle concessioni demaniali agli stabilimenti balneari esistenti, durata tra i 20 e i 30 anni per le nuove concessioni. E ancora, creazione di un marchio di qualità per le imprese balneari toscane, e istituzione di un fondo apposito per la gestione e la manutenzione della costa. Sono i punti fondanti di due proposte di legge presentate oggi dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e dalla vicepresidente del gruppo regionale Lega Nord, Elisa Montemagni. In Toscana, il settore balneare conta 918 stabilimenti, 2736 addetti, 15 porti turistici, per un fatturato totale a livello regionale di circa 149 milioni di euro.

"Si tratta di un comparto trainante per la nostra economia regionale - sottolineano Stella e Montemagni - e non possiamo dare incertezze alle imprese del settore. Il Governo, sul tema delle imprese balneari, delle concessioni demaniali e più in generale della Bolkestein è ancora fermo, la Regione Toscana non può aspettare. Il centrodestra toscano, unito, come in Liguria presenta dunque due proposte di legge per chiedere il prolungamento di 30 anni delle concessioni demaniali, la richiesta per l'assegnazione di nuove concessioni demaniali per almeno 20 anni, e l'istituzione di un marchio di tutela e garanzia per le imprese balneari toscane. Il centrosinistra da anni sulla Bolkestein non sta facendo niente, noi come centrodestra vogliamo colmare questo gap normativo che lascia nell'incertezza migliaia di lavoratori e imprese".

"E' un settore portante per l'economia toscana - evidenziano Montemagni e Stella - con tutto l'indotto costituito da ristoranti e alberghi, ma anche per la nostra tradizione culturale, e per questo abbiamo voluto inserire in legge la definizione di 'impresa balneare toscana'. Vogliamo anche creare un fondo apposito per la manutenzione e la gestione della costa, visto che i balneari svolgono anche un ruolo di tutela ambientale. Per noi questo settore deve essere non solo difeso e tutelato, ma anche valorizzato nella sua specificità, con la creazione di un marchio di qualità che certifichi l'eccellenza delle imprese balneari toscane anche a livello internazionale".


Firenze, Stella e gruppo FI: "Comune multa esercizi commerciali e tollera abusivi"

"Questo è vero allarme. Pmi e artigiani fiorentini terzi più tassati d'Italia"

06-20-dehors

"Una task force di 34 vigili urbani ha fatto un blitz nella zona di piazza Salvemini e dell'arco di San Pierino, elevando multe per violazioni al regolamento sui dehors ad alcuni locali, colpevoli di avere qualche sedia o tavolo in più del previsto. Se un esercente ha sbagliato, è giusto che venga sanzionato, però stupisce la solerzia con cui Palazzo Vecchi manda i vigili a multare i commercianti, mentre la città è invasa da venditori abusivi che fanno concorrenza sleale, non pagano tasse e violano ogni tipo di regola". Lo affermano il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e i consiglieri del gruppo azzurro al Comune di Firenze.

"Basta girare per le vie del centro - osservano gli esponenti di Forza Italia - e lo spettacolo indecoroso di abusivi che invadono vie e piazze della città è sotto gli occhi di tutti, turisti in primis. Non ci sono scusanti per il disinteresse dell'Amministrazione comunale per questa concorrenza sleale verso commercianti, negozianti, titolari di bar e ristoranti che pagano le tasse regolarmente, creano lavoro e benessere. L'abusivismo commerciale è una piaga che andrebbe estirpata con forza, invece che lasciata prosperare come a Firenze".

"Come se non bastasse - concludono Stella e i consiglieri comunali di FI - Firenze è la terza città d'Italia più tassata per l'artigianato e la piccola impresa, come emerge dai dati forniti dal Rapporto dell'Osservatorio Nazionale Cna che analizza l’andamento della tassazione sulle piccole imprese in 135 città italiane, tra i quali tutti i capoluoghi di provincia. Sono già tante le imprese artigiane chiuse negli ultimi anni a Firenze. Auspichiamo che, insieme all'abusivismo, Palazzo Vecchio faccia un percorso di revisione e abbassamento delle imposte sulle imprese e le Pmi, prima che sia troppo tardi".


Cinque idee anti traffico

06-19-5-idee-anti-traffico

"Dopo la lettera del sindaco Nardella a La Nazione, e la drammatica situazione del traffico, credo sia giusto approfondire la questione. Il primo cittadino rimanda al futuro la risoluzione dei problemi (come se la fine dei cantieri della tramvia fosse la panacea di tutti i mali) e dice di puntare tutto sul trasporto pubblico, senza realmente incentivarlo. Prendiamo il bike sharing, tra i punti fondanti del programma di Nardella. Nell'ottobre 2012 l'allora vicesindaco ne annunciava il rapido arrivo: 40 giorni per aprie 50 stazioni. Cinque anni dopo cosa resta?
Prendiamo il car sharing, altro pilastro nardelliano per la mobilità: 600 auto in una città di 365mila abitanti, che diventano quasi il doppio nei giorni lavorativi grazie ai pendolari, sono una goccia nell'oceano. Altra contraddizione: come si può pensare di incentivare il trasporto pubblico aumentando il prezzo del biglietto, come Nardella ha fatto nel giugno 2015,  da 1.20 a 1,50 euro? Nè si può imporre la rinuncia all'uso dell'auto privata. Per andare a prendere i bambini, per trasportare gli anziani, per fare consegne, per gli artigiani, l'utilizzo del mezzo privato è irrinunciabile.
Abbiamo elaborato un piano in 5 punti:
1) Pedaggio gratuito sull'A1 da Firenze Sud a Firenze Nord per i fiorentini, per utilizzare l'autostrada come tangenziale, e ridurre il traffico sui viali;
2) Creare all'interno della Ztl alcune staffe di penetrazione aperte a tutti, sul modello di tutte le maggiori città europee;
3) Unica tessere elettronica, caricabile anche via internet, di abbonamento a bus, tram, bike e car sharing, distribuita a tutti i cittadini (come l'Oyster card di Londra. La card deve essere a prezzo dimezzato, e il singolo biglietto Ataf venduto a 1 euro e valido tutto il giorno, fino alla fine dei cantieri;
4) Un ufficio che coordini gli eventi in città, per evitare sovrapposizioni come quelle che l'altro giorno hanno mandato in tilt la mobilità fiorentina".


Max Ballet, Premio Danza ai primi ballerini

Prima edizione di un riconoscimento ideato per favorire la conoscenza della disciplina.

06-16-max-ballet

Una coppia di ballerini su una base a semicerchio a simboleggiare il sole perché, citando la fondatrice della danza moderna Isadora Duncan “la danza è l’eterno risorgere del sole”, è il riconoscimento della prima edizione del Premio Danza Max Ballet Academy. Un appuntamento annuale ideato per favorire la conoscenza di una disciplina che è insieme rigore e passione, istituito dal centro di formazione tra i più noti e prestigiosi del capoluogo toscano, presentato in conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella. “Il legame tra la danza e Firenze è sempre stato fortissimo”, ha detto Stella ricordando con “grande delusione e rammarico” la fine dell’esperienza del Maggio Danza. “Agli artisti che hanno fatto grande il nome della nostra città nel mondo, la consegna di un riconoscimento è un gesto quasi obbligato”, ha affermato. Saranno infatti i sette ex primi ballerini del corpo di ballo del Maggio Musicale ad essere premiati il prossimo 19 giugno al teatro Obihall, in occasione dello spettacolo accademico di fine anno dell’Accademia.
Citando le parole di Baudelaire “La danza può rivelare tutto il mistero che la musica tiene nascosto”, il vicepresidente ha parlato di una disciplina che “obbliga alla dedizione, al rigore, all’impegno”, ma che è anche “normalità e naturalezza”. “Nessuno può dire di non aver mai ballato nella vita”, ha detto. Parte dell’incasso per la serata del 19 giugno andrà in beneficienza.
All’incontro con la stampa hanno partecipato anche Gianluca Daziano e Massimiliano Terranova della direzione Max Ballet Academy, Sabrina Vitangeli già prima ballerina della compagnia Maggio Danza e Filippo Fabbrini presidente Fabbrini Gioielli


Firenze, Stella (FI): "Cantiere ‘mostro’ del Poggetto a rischio sicurezza, Comune intervenga"

"Abbandonato da 24 anni, ricettacolo di degrado e sporcizia"

06-11-cantiere-poggetto

"Il cantiere abbandonato in via Burci, al Poggetto, è a rischio sicurezza, è ormai un ricettacolo di sporcizia e degrado, un ammasso di calcestruzzo, polvere, chiodi, legnami, ruggine, rifiuti vari, materiali da costruzione e impalcature abbandonati, con rilevanti rischi per l’ambiente e per la salute dei residenti. Il Comune di Firenze deve intervenire, prima che la situazione precipiti definitivamente". Lo chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale toscana perché "si confronti con l'Amministrazione comunale di Firenze e i tecnici competenti, affinchè vengano monitorati costantemente i movimenti del terreno della collina del Poggetto".

"Il cantiere abbandonato dal 1993 - sottolinea Stella - oltre a rappresentare un pericolo per l'ambiente e per la salute dei cittadini, costituisce un ecomostro, uno scempio che mortifica la bellezza ed il decoro della città. I tecnici e gli abitanti della zona segnalano con forte preoccupazione i movimenti lenti ma pericolosi della collina, dove le infiltrazioni di acqua stanno contribuendo a bagnare il terreno e a smuovere il suolo, con conseguente paura per chi abita nelle vicinanze. Considerando poi che l'asta per vendere il maxi cantiere di Via Burci, a base 3 milioni e 420mila euro, la scorsa settimana è andata deserta, chiediamo al Comune di trovare una soluzione tempestiva di recupero e valorizzazione dell’area".