Toscana, Stella (FI) e Casucci (LN): "Incomprensibile bocciatura mozione corsi autodifesa donne"

PD e sinistra fanno ideologia, noi vogliamo risolvere problemi concreti

Domestic Violence

"E' grave, e incomprensibile, la bocciatura da parte del Pd e della sinistra della nostra mozione che impegnava la Giunta regionale a promuovere corsi di autodifesa femminile. Ancora una volta hanno prevalso posizioni ideologiche datate, su un tema che invece non ha nulla di ideologico, ma che risponde a una necessità reale in una società in cui i crimini e le violenze contro le donne sono in costante aumento”. Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il consigliere regionale della Lega Nord, Marco Casucci, commentando la bocciatura in aula della mozione (primo firmatario Stella) che chiedeva di incentivare i corsi di autodifesa femminile.

"Il trend delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, è costantemente in crescita, e che anche nella nostra regione sono quotidiane le denunce di aggressioni subite da donne  - ricordano Stella e Casucci -. La lotta alla criminalità, alle violenze e ai soprusi deve essere, oggi ancor di più, una priorità per chi governa. Per questo chiedevamo, tramite la mozione, un'attenzione particolare per questo tema. Facciamo davvero fatica a capire come il Pd e la sinistra si siano rifiutati di approvare un indirizzo che invece è già stato approvato da Comuni di ogni colore politico, da Milano, a Torino, da Livorno ad Arezzo (in quest'ultimo caso, grazie a una mozione presentata dallo stesso Casucci nelle vesti di consigliere comunale aretino)".

"I corsi di autodifesa femminile possono aiutare in molti casi le donne a difendersi da eventuali aggressori, e indubbiamente accrescono la sensazione di sicurezza e protezione", sottolineano i due consiglieri regionali, che nella mozione chiedevano alla Giunta Regionale Toscana di "aumentare l’attenzione nei confronti del tema delle violenze sulle donne, sia domestiche che esterne, incentivando il sistema di protezione sociale, le politiche di welfare e quelle di sicurezza", e di "attivarsi urgentemente per organizzare e promuovere corsi di autodifesa femminile, programmando in contemporanea relative campagne informative".


Moschea Firenze, Stella e Cellai (FI): "No a uso edifici e terreni pubblici"

"In ex caserma Gonzaga allorggi ERP. Serve referendum consultivo"

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"La comunità islamica e il Comune di Firenze si stanno accordando per realizzare una moschea nell'ex Caserma Gonzaga. Forza Italia riafferma la propria contrarietà a una Grande Moschea a Firenze, e dice no a soldi pubblici e a terreni o edifici gratis per l’edificio di culto islamico: nel caso, individuino un’area, la acquistino e chiedano una variante al piano urbanistico, poi si vedrà”. Lo affermano Marco Stella, coordinatore cittadino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, e Jacopo Cellai, capogruppo a Palazzo Vecchio. “In linea generale – sottolineano Stella e Cellai – siamo contrari a un’opera impattante dal punto di vista urbanistico e di identità paesaggistica per la nostra città, che è patrimonio Unesco da 35 anni"

"Senza contare - proseguono i due esponenti di Forza Italia - che le ex caserme sono state concesse ai Comuni per la realizzazione di case popolari, ed è a questa funzione che devono essere destinate. L'imam di Firenze Izzedin Elzir ha dichiarato di aver ricevuto una donazione dal Qatar di 25 milioni di euro, tramite la Ong Qatar Charity, per la costruzione di 33 moschee in Italia. Con tutti questi soldi a disposizione, presentino un progetto e l'amministrazione comunale lo esamini, non si capisce dove stia il problema".

"Inoltre, vista la rilevanza del progetto, è fondamentale che si arrivi a un referendum consultivo sull'opera, strumento previsto dal nostro statuto comunale - aggiungono Stella e Cellai -. Con la realizzazione di una grande moschea, si aprono poi una serie di questioni non secondarie, da non sottovalutare: la condivisione dei valori su cui è fondata la nostra civiltà, il rispetto dei diritti della donna, la necessità di tenere le prediche in italiano e il rifiuto netto della sharia. Su tutti questi temi occorrono chiarezza e fermezza".


Ztl notturna, Stella e Cellai (FI): "Niente di nuovo. Grave non aver avvertito in tempo cittadini e commercianti"

“Scarso preavviso porterà a una impennata di multe. Forse era questo l'obietivo?”

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"Il provvedimento sulla ztl notturna, oltre che nel merito, presenta una pecca di metodo: è grave che l'Amministrazione comunale abbia annunciato la scelta di partire con la chiusura del centro al traffico con appena 24 ore di preavviso, senza avvertire per tempo la cittadinanza e le numerose attività commerciali del centro storico". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze, Jacopo Cellai e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. Da stasera, infatti, dal giovedì al sabato, per le auto dei non residenti non sarà possibile accedere al centro dalle 23 alle 3 del giorno successivo.

"Si tratta del solito provvedimento che viene ripresentato da anni. Sarebbe stato opportuno e necessario - sottolineano i due esponenti di Forza Italia - avvertire la città con almeno una settimana di anticipo, per consentire a tutti di organizzarsi. Molti fiorentini (e non), invece, che non sono ancora informati visto lo scarso preavviso, entreranno in centro e prenderanno una multa. Forse era questo l'obiettivo di un provvedimento varato in fretta e furia? Per fortuna ci sono le luci semaforiche sulle porte telematiche, ottenute alcuni anni fa grazie a una nostra battaglia".

"La ztl notturna - osservano Stella e Cellai - poteva avere un senso se si fosse realizzato un adeguato sistema di parcheggi scambiatori con navette a servizio del centro storico. Ma soprattutto, se ne sarebbe anche potuto fare a meno, o mitigarla, se fossero stati costruiti i parcheggi interrati al Carmine e in piazza Brunelleschi, a cui Palazzo Vecchio ha rinunciato. La ztl notturna serve soltanto a riempire i parcheggi di prossimità della ztl, quelli della Firenze Parcheggi. Ed è grave che non venga prevista neppure una sola staffa di penetrazione per consentire la sosta breve, quella di cui potrebbe avere bisogno un genitore per riprendere un figlio in centro, ad esempio".


Novoli, Stella-Cellai (FI): "Quartiere degradato, qui Comune Firenze assente"

"Sindaco pensi ad amministrare, non a titoli sui giornali"

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"Il sindaco Nardella dovrebbe pensare ad amministrare la città, e in particolare i quartieri lasciati da anni in uno stato di degrado e abbandono come Novoli. Invece, annuncia iniziative buone solo per avere qualche titolo sui giornali". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai, in merito all'annuncio del sindaco del capoluogo toscano, che sta valutando la costituzione di parte civile del Comune di Firenze sulla vicenda del 38enne romeno che da tempo compie atti di vandalismo e di molestie ai danni di auto, negozi e persone del quartiere di Novoli, alla periferia Nord di Firenze. L'uomo era stato arrestato nei giorni scorsi, ma il gip non ha convalidato l'arresto e lo ha rimesso in libertà, decisione su cui la procura ha fatto ricorso sia in Cassazione, sia al tribunale del riesame.

"Nardella, da sindaco - proseguono Stella e Cellai - avrebbe dovuto innanzitutto disporre il Tso per questo soggetto. Ma in generale, sarebbe stato suo compito prestare attenzione alle situazioni di palese degrado del quartiere: prostitute sui viali, spaccio ai giardini di via Baracca, episodi ripetuti di criminalità. Invece quella zona è stata lasciata a se stessa, trattata da quartiere di serie B. Non è mai troppo tardi per correre ai ripari e creare un vero assessorato alla Sicurezza, come Forza Italia chiede da anni, inascoltata".

 


Violenza donne: Stella (FI), a Firenze stati generali contro femminicidio

Governi Berlusconi hanno fatto leggi fondamentali per parità di genere

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"Lanciamo ufficialmente la richiesta di fare a Firenze gli Stati Generali contro la violenza sulle donne. C'è un clima culturale ancora preoccupante, che i fatti di cronaca confermano drammaticamente. Solo lavorando a livello culturale ed educativo potremo sperare di invertire una tendenza negativa, che vede le donne vittime di violenze fisiche, psicologiche e verbali: occorre debellare la piaga del femminicidio, e tutti la società insieme alla politica deve sentirsi impegnata in questa battaglia di civiltà". E' l'appello lanciato oggi dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, al convegno "Prima le donne", a cui hanno preso parte le parlamentari azzurre Deborah Bergamini, Mara Carfagna e Elena Centemero.

"Vorrei ricordare, che su questo delicato tema - ha aggiunto Stella - sono stati i governi Berlusconi a fare importanti provvedimenti normativi. Siamo stati noi a fare la legge contro lo stalking per proteggere le donne, ed è stato il nostro Governo a introdurre per legge l'obbligo di prevedere almeno il 30% di donne nei cda delle aziende pubbliche e quotate in Borsa. Senza dimenticare che grazie all'impegno di Forza Italia in Parlamento, da quest'anno ci saranno le risorse per sostenere gli orfani delle donne vittime di femminicidio".

 


Mense scolastiche Firenze, Stella (FI): “Scarti al 90%, ispettori ASL verifichino”

"Lo prevedono le linee di indirizzo. Alcuni piatti vanno cambiati"

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Ennesima visita del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) alle mense scolastiche fiorentine, ed ennesimo risultato: scarti elevati, che nel caso del secondo e del contorno hanno superato il 90%. All'ora di pranzo, Stella si è recato alla scuola elementare statale Santa Maria a Coverciano, in via Salvi Cristiani. Accompagnato da alcune mamme della Commissione mensa, il consigliere regionale ha assistito alla distribuzione dei pasti, intrattenendosi con il personale scolastico e con gli addetti alla preparazione del cibo (“che ringraziamo per la loro preparazione e professionalità”).

"A fine pasto - ha dichiarato Stella - abbiamo tratto un bilancio purtroppo negativo. Come accertato dalla Commissione Mensa, il riso alla zucca è stato scartato dal 60% dei bambini, ma il polpettone con verdure e il contorno di spinaci non sono stati quasi toccati, con percentuali di scarto del 90%. Vedere tutto quel cibo sprecato, praticamente intonso, sui tavoli, e poi gettato via, è uno spettacolo davvero poco edificante; solo oggi in questa scuola sono stati gettati via oltre mille euro di cibo. Senza contare poi che i ragazzi se ne tornano in classe affamati, e come ci ha detto una mamma, quando arrivano a casa vogliono mangiare qualcosa di sostanzioso".

Il vicepresidente dell'assemblea toscana chiede che "come prevede la normativa in materia, gli ispettori dell'Asl facciano dei controlli nelle mense. Al punto 4.3 delle linee di indirizzo regionali, è previsto infatti che le Asl - ricorda Stella citando il documento - controllino 'il gradimento dei pasti, le modalità di gestione di aspetti importanti ai fini del gradimento da parte degli utenti', e che 'la valutazione in campo dovrà essere prioritariamente effettuata nelle mense'. Noi rinnoviamo l'appello al Comune, a Nardella e all'assessore Giachi: cambiate il menu, sostituendo i piatti che non vengono mangiati con pietanze ugualmente sane, ma che incontrano il favore dei ragazzi. Basta poco".


Firenze: impedito ingresso in mensa scolastica a vicepresidente Assemblea toscana Stella (FI)

GRAVE NON PERMETTERE A CONSIGLIERI REGIONALI SVOLGIMENTI FUNZIONI DI CONTROLLO

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) si è visto vietare, da parte del dirigente scolastico della scuola statale Santa Maria a Coverciano di Firenze, l’entrata nei locali della mensa scolastica per una semplice visita. Ne ha dato notizia nel pomeriggio lo stesso Stella, nel corso di una comunicazione in apertura dei lavori dell'assemblea toscana. "Ieri e venerdì sono stato a visitare le mense di due scuole elementari fiorentine - ha spiegato Stella - e non ho avuto problemi. Oggi mi sono presentato nella scuola statale Santa Maria a Coverciano, ma mi è stato detto che non potevo entrare. Il preside mi ha detto di aver parlato con l'assessore comunale e con la direzione istruzione del Comune di Firenze e che non ero autorizzato. Mi è sembrato strano che il dirigente di un istituto statale prenda ordini da un assessore o dalla direzione istruzione comunale".Stella ha definito "inaccettabile che a un consigliere regionale sia stato negato l'accesso a una scuola su sollecitazione di un assessore comunale. Pertanto ho scritto una lettera al sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi per informarlo della vicenda e in generale sulla questione dei problemi sorti a Firenze con il cambio del menu scolastico". Il vicepresidente dell'Assemblea toscana è impegnato da alcuni giorni in un 'tour' in alcune mense scolastiche fiorentine dopo che un gruppo di mamme ha segnalato che gli scarti di cibo non gradito dai ragazzi raggiunge, per alcune pietanze, percentuali che oscillano tra il 65 e il 90 per cento, come accertato da diverse Commissioni mensa.

"Ho saputo che il vicesindaco e assessore comunale all'Istruzione, Cristina Giachi, ha chiamato in prefettura - ha spiegato ancora Stella - e che le hanno detto che per entrare nelle scuole serve un'autorizzazione della presidenza del Consiglio regionale e anche un accompagnatore. Ho appena chiesto quindi, un'autorizzazione al presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani. Gli chiederò che venga con me in qualità di accompagnatore". Il vicepresidente dell'Assemblea toscana ha ribadito che "si tratta di materie di competenza regionale, visto che è la Regione che detta le linee guida sui pasti delle mense scolastiche, linee guida che prevedono che la Asl controlli non solo la qualità, ma anche la soddisfazione dei bambini per i piatti somministrati".

Ecco il documento con cui il dirigente scolastico nega l'ingresso

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TOUR STELLA (FI) IN MENSA SCOLASTICA FIORENTINA: SCARTI TRA IL 65% E IL 90%

"Sindaco e assessore ascoltino madri e cambino menu"

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"Oggi siamo stati alla mensa della scuola elementare 'Gianni Rodari' di viale Corsica, e abbiamo avuto la conferma di quanto da settimane denunciano centinaia di mamme fiorentine: gli scarti di alcuni cibi raggiungono proporzioni incredibili. Invitiamo ancora una volta il sindaco e l'assessore Giachi a fare una piccola marcia indietro, e a togliere alcune pietanze sgradite ai bambini, reintroducendo altri piatti che sono stati erroneamente tolti". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore cittadino di Forza Italia Marco Stella, che stamane ha iniziato il suo 'tour' delle mense scolastiche fiorentine, per rendersi conto di persona dei problemi sollevati da tante mamme.

Primo appuntamento, la scuola 'Rodari' dove Stella, accompagnato da una mamma componente della commissione mensa d'istituto, ha assistito al pasto dei bambini. "Non ho assaggiato i cibi, anche se mi sarebbe piaciuto - ha specificato l'esponente di FI - visto che l'assessore Giachi ci aveva intimato di non farlo, e noi rispettiamo le regole". Al termine, la signora ha compilato il verbale da cui risulta che la farinata gialla (primo piatto) ha avuto uno scarto del 65%, mentre il contorno di spinaci del 90%. "In sostanza - ha osservato Stella - la stragrande maggioranza di questi ragazzi si sono limitati a mangiare una fetta di prosciutto cotto con un po' di pane. E' evidente che a metà pomeriggio usciranno da scuola affamati e si riempiranno lo stomaco di altri cibi: questo non va bene, bisogna impostare in modo diverso il rapporto tra alunni e alimentazione".

In sostanza, "noi ci limitiamo a chiedere, insieme alle mamme, un piccolo cambiamento - sottolinea Stella - togliere quei 5-6 cibi che vengono scartati in massa dai bambini, e introdurre di nuovo carne rossa, pasta al ragù e tutte quelle pietanze che sono state eliminate per ragioni che a noi paiono ideologiche. Domani proseguiamo il nostro tour in un'altra scuola, e rinnoviamo l'invito all'assessore Giachi a venire con noi, per trovare una soluzione condivisa, nell'interesse dei nostri figli. Tra l'altro, fa riflettere il fatto che in alcune scuole fiorentine oggi hanno introdotto riso e insalata invece di farinata e spinaci".

 


SABATO 1 APRILE: BERGAMINI, CARFAGNA, CENTEMERO E PRESTIGIACOMO A FIRENZE

Le 4 deputate alle 10.00 al Grand Hotel Mediterraneo per parlare delle idee per rilanciare il nostro Paese.

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Mense Scolastiche Firenze: 400 firme Forza Italia, “l’Assessore ci ascolti”

Stella: "Comune accetti confronto e riveda sue decisioni sul menu"

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Prosegue la raccolta di firme di Forza Italia a Firenze, per ripristinare il menu tradizionale nelle mense scolastiche. La questione è stata sollevata da un gruppo che ormai conta centinaia di mamme, preoccupate per la reazione negativa dei loro figli al nuovo menu introdotto da Palazzo Vecchio, che vede la presenza di cibi non graditi dagli alunni, i quali spesso saltano il pranzo con gravi ripercussioni sia sul fronte nutrizionale, che su quello dello spreco di alimenti. Stamattina il coordinatore cittadino di FI, Marco Stella insieme ad alcuni militanti ha raccolto 118 firme, che sommate alle 270 raccolte nei giorni scorsi, vede già quasi 400 firme apposte in calce alla petizione per il ripristino di pietanze a misura di bambino.

"Sfidiamo l’assessore alla Pubblica Istruzione, Cristina Giachi ad andare tutti assieme a mensa e assaggiare i piatti con i bambini - dichiara Stella -. Lì si renderà conto che ci sono sprechi di cibo e che i ragazzi rimandano indietro le pietanze con percentuali che vanno dal 70 all’80 per cento. Questa non è una battaglia politica, ma culturale. Si possono educare i bambini a mangiare sano senza imporre piatti che non incontrano il loro gusto, senza obbligarli a mangiare cibi sgraditi. L'assessore ci ascolti: non può continuare sulla sua strada senza tenere conto della realtà, di quelle che sono le scelte delle mamme e degli studenti. Noi proseguiamo a raccogliere le firme per ottenere un ritorno al menu tradizionale".

Stella ha ribadito che "questa battaglia la stiamo facendo per i bambini, serve libertà di scelta quando si parla di cibo per i nostri figli. Invece - accusa - è in atto una sorta di imposizione che ci appare dettata più dall'ideologia che da reali necessità nutrizionali. Non si spiega altrimenti come mai in altri Comuni della Toscana o del resto del Paese compaiano piatti come il pollo arrosto, la carne rossa, la pasta al ragù, che invece a Firenze sono stati aboliti, e rimpiazzati con pietanze come la vellutata di zucca e quinoa, la zuppa di cipolle e il riso con i porri (solo per fare un piccolo esempio) che i bambini non gradiscono e rimandano indietro. È intollerabile vedere tanti ragazzi tornare affamati a casa il pomeriggio e compensare con la merenda il mancato pranzo a scuola”.