Coronavirus, Stella e Giannelli (FI): "Su centro migranti Bivigliano Nardella latita e non risponde"

Abbiamo già più volte posto il problema della istituzione, logisticamente sbagliata, del centro accoglienza migranti nei locali dell'Hotel Giotto di Bivigliano, scelta avversata da tutta la comunità locale. Ne avevamo criticato scelta, modalità operativa e gestionale, il tutto nell'assordante silenzio della città metropolitana e del sindaco Dario Nardella: il tempo scorre, i problemi restano". Lo affermano Marco Stella, vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze.
"Al momento infatti  - sottolineano - la struttura ha al suo interno 15 ospiti che devono svolgere la quarantena (anche preventiva) in attesa di essere spostati in centri di accoglienza. Persone che, se ancora non possono entrare nei centri, non possono neanche essere costrette a rimanere a Bivigliano. Si tratta infatti di minori non accompagnati, che quindi tranquillamente continuano a fare un andirivieni tra Firenze e la struttura di Bivigliano, utilizzando i mezzi pubblici; un fatto gravissimo, che incide sulla sicurezza dei cittadini in tema di salute pubblica, più volte segnalato all'Assessore Vannucci, senza che la città metropolitana prendesse provvedimenti".
"Anche nei giorni scorsi - precisano Stella e Giannelli - abbiamo letto infatti dichiarazioni del Sindaco di Vaglia, Borchi, tese a sottolineare il problema. Quel che è più grave è che non solo la Città Metropolitana non prende provvedimenti per risolvere in concreto il problema, ma nemmeno ha avviato alcuna forma di dialogo, nemmeno con il Sindaco che a più riprese ha sottolineato i problemi di mancanza di controllo e sicurezza (anche nei giorni scorsi è stato sottolineato che un ragazzo è stato riportato ben 4 volte alla struttura di Bivigliano). La comunità intera  è preoccupata, la sicurezza non viene garantita, da nessun punto di vista, il tempo passa e né il Sindaco Nardella né l'assessore Vannucci stanno facendo niente per risolvere il problema. Eppure la tutela della Salute Pubblica, in tempi di pandemia, dovrebbe essere la priorità di chi amministra".


Coronavirus, Stella (FI): "Test sierologici gratuiti per tutti i toscani"

Chiediamo al governatore Rossi di tornare sui suoi passi e di rendere gratuiti per tutti i test sierologici. E' una questione di equità e di civiltà. Purtroppo, invece, la Regione Toscana, con l'ordinanza n.54 del 6 maggio 2020, stabilisce che i migranti potranno fare i test sierologici gratuitamente, mentre invece lavoratori e liberi professionisti se li dovranno pagare. Si tratta di un atteggiamento discriminatorio e inspiegabile. Eppure Rossi qualche settimana fa aveva promesso una prima tranche di 1,5 milioni di test sierologici gratuiti, ennesima promessa non mantenuta". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Nel documento - evidenzia Stella - si legge che 'l'esecuzione del test sierologico a beneficio dei lavoratori, operatori, liberi professionisti' avverrà 'a cura e spese degli stessi'. Mentre alcune righe più sotto l'ordinanza identifica le categorie che potranno fare i test con oneri a carico delle Asl: oltre a medici, infermieri, insegnanti e altre categorie di lavoratori a rischio che si prodigano per il bene della collettività, ci sono 'gli operatori e gli ospiti delle strutture di accoglienza per migranti'. Cioè le strutture che accolgono i clandestini, entrati illegalmente in Italia. Chiediamo dunque che la Regione estenda la gratuità dei test a tutte le categorie e a tutti i cittadini".


Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire ristoranti il 18/5, sospendere spazi estivi e abbattere affitti"

I tempi sono maturi perché il 18 maggio possano riaprire i ristoranti e i locali, con il rispetto di tutti i parametri di sicurezza, ovviamente. Ma oltre a regole e protocolli, servono anche e soprattutto misure concrete come gli abbattimenti degli affitti, altrimenti quando arriverà il giorno della riapertura, molti non riusciranno a tirare su il bandone, perché di fronte alla prospettiva di avere gli stessi costi di prima della pandemia ma gli incassi ridotti del 70-80%, in tanti preferiranno tenere chiuso". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Ma c'è un altro tema che preoccupa giustamente la categoria - sottolinea Stella - ed è quello degli spazi estivi. Anche noi crediamo che sia più opportuno prevederne la chiusura per quest'anno. Pochi grandi locali all'aperto rischiano di lasciare deserti tanti ristoranti del centro. Un centro che già deve combattere con la ZTL notturna, che ci auguriamo almeno quest'estate venga abolita. In un frangente come quello attuale, non è corretto favorire spazi culturali all'aperto che in realtà sono esercizi di somministrazione. Comunque i ristoratori hanno già manifestato al sindaco Nardella la disponibilità a collaborare nella realizzazione di attrazioni in città per l'estate, ma queste dovranno essere di supporto al naturale tessuto commerciale di Firenze".


Coronavirus, Stella (FI): "Regione Toscana fa test sierologici gratis a migranti ma li fa pagare ai lavoratori"

La Regione Toscana, con l'ordinanza n.54 del 6 maggio 2020, stabilisce che i migranti potranno fare i test sierologici gratuitamente, mentre invece lavoratori e liberi professionisti se li dovranno pagare. Quando ho letto il documento non volevo crederci, ma purtroppo è così. Io mi chiedo cosa porti la sinistra toscana e il governatore Rossi ad applicare queste palesi, offensive e vergognose discriminazioni. Come toscani e come lavoratori, ci sentiamo profondamente amareggiati". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"A pagina 5 del documento - evidenzia Stella - si legge che 'l'esecuzione del test sierologico a beneficio dei lavoratori, operatori, liberi professionisti' avverrà 'a cura e spese degli stessi'. Mentre alcune righe più sotto l'ordinanza identifica le categorie che potranno fare i test con oneri a carico delle Asl: oltre a medici, infermieri, insegnanti e altre categorie di lavoratori a rischio che si prodigano per il bene della collettività, ci sono 'gli operatori e gli ospiti delle strutture di accoglienza per migranti'. Cioè le strutture che accolgono i clandestini. La Regione Toscana vuole fare i test gratis a chi viene illegalmente nel nostro Paese e viola la legge. E' una vergogna, non ci sono altre parole".


Coronavirus, Stella (FI): "No lezioni a distanza anche a settembre. Massimo sforzo per didattica in classe"

E' impensabile ipotizzare già ora di riprendere le lezioni a settembre facendo andare a rotazione metà alunni in classe e tenendo l'altra metà a casa in teledidattica. Il momento dell'emergenza sta passando, i numeri sono in grande ribasso, in tutta la Toscana ci sono in totale 92 persone in terapia intensiva (di età compresa tra i 78 e i 96 anni). Crediamo opportuno che le istituzioni pensino a lavorare perché da settembre tornino le lezioni in presenza, stanziando fondi adeguati per adeguamenti logistici e di nuovo personale". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"La didattica a distanza - sottolinea Stella - è stata adottata in questi mesi di lockdown, in cui a quasi tutti era vietato andare a lavoro e uscire di casa. Nel momento in cui il Paese sta ripartendo, la gente torna in ufficio o in fabbrica o nei negozi, bloccare la scuola sarebbe illogico e controproducente, senza contare i problemi che si verrebbero a creare per le famiglie: chi si occupa dei ragazzi se i genitori sono a lavoro? Pensiamo piuttosto a stanziare fondi sufficienti per adeguare gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari.


Agroalimentare, Stella e Giannelli (FI): "Tutelare allevatori e produttori di latte toscano"

"Tutelare gli allevatori e salvaguardare le produzioni di latte toscano". E' quanto chiedono Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia Firenze. "Il mese scorso - ricordano - avevamo già posto l'attenzione sui problemi dei produttori di latte toscano. Infatti, a causa  del calo dei consumi dovuto alla chiusura di bar, ristoranti, gelaterie, mense e alberghi, si era riscontrata  una fisiologica contrazione del consumo, stimabile almeno in un 10-15 %. Oltre a questo, avevamo anche posto particolare attenzione a quanto stava accadendo sul piano locale ad una eccellenza come la Mukki. Ricordiamo infatti che Centrale del latte d'Italia, nata dalla fusione tra Centrale del Latte di Torino e Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, è passata sotto il controllo della famiglia Mastrolia. Il passaggio di consegne, poteva essere una opportunità oppure un problema; purtroppo, stanno già emergendo i primi problemi".
"E' di questi giorni infatti - sottolinea stella - la notizia che  Il prezzo del latte vaccino viene pagato già 5 centesimi in meno al litro (da 0,41 a 0,36) agli allevatori toscani per il periodo 1 aprile–31 dicembre 2020. E' la prima conseguenza del cambio di proprietà della Mukki e senza più un 'peso' ed attenzione del territorio, dopo il passaggio delle quote (che erano della Centrale del Latte di Torino) all'azienda emiliana Newlat di proprietà della famiglia Mastrolia. Emerge quindi la forte preoccupazione che l'abbassamento del prezzo di acquisto del latte sia il primo passo di scelte di tipo industriale senza più alcune legame con il territorio di origine".
"Avevamo rimarcato - precisa Giannelli - che doveva esserci, da parte della politica tutta, in particolare dell'Amministrazione Regionale, particolare attenzione affinché, anche con la nuova proprietà, si continuasse a guardare all'utilizzo di latte locale, garanzia di qualità e di controllo di un prodotto sano. Qualità, filiera corta, mantenimento del  patrimonio produttivo interno devono essere il faro anche per la nuova proprietà. Ecco che invece il segnale dato dall'abbassamento del prezzo del latte, ovviamente deciso univocamente dalla nuova proprietà Newlat, può rappresentare di fatto  la fine di una grande azienda agroalimentare toscana per come l’abbiamo sempre conosciuta, di un marchio storico, che può condurre all'abbandono di molte aree rurali. Agiremo quindi immediatamente - concludono i due esponenti azzurri - in ogni modo affinché venga  garantita una corretta ed equa remunerazione ai conferitori, oltre ad una tutela dei consumatori finali, che sono garantiti soltanto se consumano un prodotto a filiera corta e di qualità.


Coronavirus/Firenze, Stella (FI): "Pieno sostegno ai ristoratori, Enti Locali aboliscano imposte"

Siamo totalmente a fianco della battaglia dei ristoratori fiorentini e toscani. Perché le loro attività possano riprendere a pieno regime, occorre che gli Enti Locali, Regione Toscana e Comune, aboliscano le numerose imposte che gravano su di loro, fino a quando la situazione economica non sarà tornata alla completa normalità. Altrimenti queste attività rischiano di chiudere poco dopo aver riaperto, oppure di non riaprire più, e questa sarebbe una tragedia, perché i ristoranti danno da lavorare a migliaia di persone solo a Firenze, e hanno un indotto importantissimo, a cominciare dalla filiera dell'agroalimentare: si innescherebbe un 'effetto domino' disastroso".  Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Chiediamo inoltre - prosegue Stella - che la Regione Toscana stanzi finanziamenti a fondo perduto per i ristoratori, come hanno già fatto altre regioni italiane. Serve poi che venga concessa la possibilità alle attività di somministrazione cibi e bevande, di poter disporre i tavolini all'aperto senza dover passare dal nulla osta della Soprintendenza, e in generale occorre una semplificazione amministrativa, che faccia ripartire queste imprese che rischiano di morire soffocate anche di burocrazia. Per questo chiediamo al governatore Rossi e al sindaco Nardella di convocare subito un tavolo con le associazioni di categoria, per far ripartire davvero questi locali.


Coronavirus, Stella (FI): "Gratis parcheggi ospedali, negli altri tariffa massima 1 € l'ora"

Chiediamo che in questa fase emergenziale, per venire incontro alle esigenze dei cittadini già provati economicamente e psicologicamente dalla pandemia, si adottino provvedimenti di buon senso che facilitino la quotidianità: per questo proponiamo che i parcheggi degli ospedali siano gratuiti e gli altri parcheggi abbiano una tariffa massima di 1 Euro l'ora". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Nel febbraio 2017 - ricorda Stella - il Consiglio regionale della Toscana aveva approvato all'unanimità la mia mozione, sottoscritta dal centrodestra, che impegna la giunta ad attivarsi presso le direzioni degli ospedali, i Comuni e i gestori, per valutare l'introduzione della prima ora gratuita per i parcheggi utilizzati da visitatori e pazienti delle strutture ospedaliere. La nostra mozione prevedeva la gratuità totale, all'epoca il Pd chiese che venisse inserita la gratuità solo per la prima ora di parcheggio, e pur non essendo soddisfatti per questa riduzione, preferimmo approvare una mozione emendata".
"Adesso che le condizioni generali sono cambiate e la situazione è peggiorata - aggiunge Stella - crediamo che adottare un provvedimento che abolisca il pagamento del parcheggio negli ospedali sia sacrosanto. Non è pensabile continuare a fare cassa sulla pelle della gente. Questa è una vera e propria tassa sulla salute, inaccettabile.


Coronavirus, Stella (FI): "Al via raccolta firme per aprire ZTL Firenze durante emergenza"

Abbiamo deciso di lanciare una raccolta di firme on line e sui social media per chiedere al sindaco di Firenze e all'assessore alla Mobilità Giorgetti, di aprire la ZTL in questo periodo emergenziale. Molte delle attività commerciali che ripartiranno il 4 maggio sono in centro, e non è giusto che vengano discriminate in questa fase così difficile. La necessità di aprire la ZTL è poi dettata anche da ragioni di sicurezza, la città è deserta e in più di un'occasione sono state denunciate aggressioni in pieno centro". A lanciare l'iniziativa, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Alcune categorie di persone, soprattutto chi presta servizio all'ospedale di Santa Maria Nuova e nei presìdi Asl del centro, devono comunque venire a lavorare in centro - aggiunge poi Stella - e va consentito loro di raggiungere il posto di lavoro con mezzi privati, anche per motivi di sicurezza personale. Ci chiediamo poi che fine abbia fatto il sondaggio-questionario lanciato lo scorso 17 marzo dal sindaco Nardella per chiedere ai fiorentini come stiano vivendo questa situazione emergenziale. Un altro annuncio spot? Noi chiediamo di abolire la ZTL fino al ritorno alla normalità: per firmare basta andare sul sito http://chng.it/VzD54WqByx".


Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire parrucchieri ed estetisti, ingiusta discriminazione"

Riaprire i parrucchieri e gli estetisti, nel rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le norme previste dall'emergenza. Si può fare, si deve fare. Non è comprensibile questa ingiusta discriminazione, nel momento in cui a tutte le altre attività viene concesso di ripartire: si può andare su un bus o al supermercato con decine di persone, e non si può andare dal barbiere o nei centri estetici, dove si entrerebbe invece uno alla volta, su appuntamento e con gli strumenti del mestiere sterilizzati dopo ogni trattamento". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Confartigianato ha calcolato che l'effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi nei mesi di marzo, aprile e maggio causerà alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo - spiega Stella -. Sarà molto difficile evitare ripercussioni sull'occupazione: i mancati ricavi mettono a rischio il lavoro di 49mila addetti del settore. A giugno potrebbero esserci due ipotesi: da una parte, c'è il rischio che alcune attività non ce la facciano e quindi non riaprano del tutto; dall'altra, invece, chi riapre, riparte con forti difficoltà economiche. E non dimentichiamo il rischio di perdere la clientela, a causa degli abusivi che sono cresciuti in questo periodo, fanno il servizio a domicilio senza che nessuno li controlli".