Coronavirus, Stella (FI): "Su cancelleria e fiori Regione Toscana penalizza negozi di vicinato"

È inammissibile la decisione della Regione Toscana di autorizzare la vendita di materiale di cancelleria, giocattoli, fiori e piante all'interno dei supermercati e dei centri della grande distribuzione. Questa decisione è una palese ingiustizia che penalizza cartolerie e cartolibrerie, fioristi e negozi di giocattoli. E' chiaro che siamo in una situazione anomala e di emergenza, ma non si possono fare provvedimenti discriminatori tra due diverse tipologie di attività commerciale". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Tante cartolerie - spiega Stella - si sono attrezzate con la consegna a domicilio, sia per offrire un reale servizio ai propri clienti rimasti sprovvisti di articoli di cancelleria, sia per continuare in qualche modo la loro attività. Lo stesso hanno fatto negozi di fiori e di giocattoli. Ora però, con questa decisione, la Regione Toscana di fatto va a favorire la grande distribuzione, annullando gli sforzi dei negozi di vicinato. Chiediamo al governatore Rossi e all'assessore Ciuoffo di ritornare sui loro passi e annullare questo provvedimento discriminatorio".


Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Regione apra a test in strutture private, serve libertà di scelta"

La Regione Toscana apra davvero alla possibilità, per gli istituti di analisi privati, di effettuare test sierologici rapidi che potrebbero garantire un vero screening di massa. I provvedimenti parziali e condizionati di queste ore non vanno bene e non sono chiari. Oltre che un aggravio ulteriore per la macchina sanitaria pubblica, il provvedimento costituisce un evidente impedimento all'esercizio della libertà di scelta dei cittadini. Ci auguriamo che nelle prossime ore il governatore Rossi dia il via libero definitivo in questa direzione". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Ci sono laboratori di analisi toscani, di alto livello che hanno strumentazioni in grado di fare test automatizzati, che garantiscono una grande precisione a livello diagnostico. Questi istituti sanitari privati - sottolinea Stella - hanno centinaia di richieste di poter fare questi test da parte di singoli cittadini, ma anche di aziende che prima di riprendere l'attività vogliono fare uno screening dei loro dipendenti. E' veramente incomprensibile questa mentalità statalista che vuole escludere i privati, quando invece una sana collaborazione tra pubblico e privato aiuterebbe a velocizzare le operazioni di screening, rispettando la libertà di scelta dei cittadini".


Coronavirus, Stella e Becattini (FI): "Istituzioni sostengano le famiglie con figli disabili"

Le Istituzioni approntino seri e continuativi progetti alternativi per la disabilità che possano mantenere gli stessi standard riabilitativi ed educativi anche in questa fase di emergenza da Covid 19. Abbiamo ricevuto segnalazioni di genitori sia di figli autistici, che affetti da disabilità di vario genere sia psichiche che motorie, che in questo periodo emergenziale sottolineano come i loro figli accusino maggiormente lo stress dovuto all'applicazione delle misure di contenimento e alla interruzione, o quasi, delle attività che svolgono normalmente". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il responsabile regionale Dipartimento Disabilità di Forza Italia Toscana, Marco Becattini.
"Si tratta, infatti, di ragazzi che abitualmente svolgono attività scolastica, servizi educativi, riabilitativi, indispensabili per la loro vita presso apposite strutture, per cercare di mantenere un equilibrio psico-fisico accettabile – spiega Becattini – e la chiusura di queste strutture rischia di creare a questi soggetti danni irreparabili alla loro sfera relazionale e al loro equilibrio. Non si può pensare, per questi soggetti che sia sufficiente sostituire queste attività con la didattica a distanza, che spesso non sono in grado di fare, oppure con una assistenza domiciliare a tempo ridotto; occorre ristabilire la normale routine".
"Ecco perché – continuano Stella e Becattini – la Regione Toscana e i Comuni devono approntare seri e continuativi percorsi alternativi per la disabilità che possano mantenere gli stessi standard riabilitativi ed educativi anche in questa fase emergenziale. Da parte nostra, ci rendiamo disponibili a collaborare assieme all'Assessorato competente della Regione Toscana alla redazione di un progetto, da avviare in tempi brevi, visto che purtroppo occorrerà ancora tempo prima che l'emergenza da Coronavirus termini.  Occorre agire subito, affinché questi bambini e ragazzi non debbano subire gravi conseguenze, e auspichiamo che la Regione recepisca il nostro appello".


Infrastrutture, Stella (FI): "In Toscana ci sono 632 ponti a rischio, Regione e Governo intervengano"

Il crollo del ponte di Caprigliola è un drammatico campanello d'allarme, che ci ricorda che ci sono 632 ponti, cavalcavia e viadotti della Toscana che necessitano interventi a priorità urgente o alta, e messi in sicurezza, su un totale di 1845 opere infrastrutturali della nostra regione che vanno monitorate. Enti locali e Governo si devono attivare immediatamente per reperire i fondi e approntare un crono-programma dei lavori, la sicurezza degli automobilisti è una priorità assoluta: ci aspettiamo risposte celeri da parte delle autorità competenti". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il crollo del ponte stradale di Caprigliola sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra (Massa Carrara).
"Occorre un piano di azione urgente delle Istituzioni locali e nazionali - è l'invito di Stella - per trovare le risorse necessarie a portare avanti questo processo di progressiva messa in sicurezza delle infrastrutture, e riuscire a non arrivare a situazioni di reale emergenza che prevedano la chiusura o la limitazione del transito. Non possiamo sottovalutare l'allarme lanciato già lo scorso anno dagli esperti dell'Università di Pisa, da cui risulta che c'è un tarlo che sta erodendo i ponti toscani. Un bug di progettazione con cui è stato costruito oltre il 95% dei piccoli e medi cavalcavia e sovrappassi in tutta la regione fra gli anni '60 e '70, e che da tempo costringe Comuni, Prefetture, Province a chiuderli o a interdirli ai mezzi pesanti proprio per il rischio di crolli".


Coronavirus, Stella (FI): "Finalmente Rossi su mascherine accoglie nostro invito al buonsenso"

Fa piacere sentire il governatore toscano Enrico Rossi raccogliere il nostro invito al buonsenso sulla vicenda delle mascherine obbligatorie, come disposto da un'imminente ordinanza in tal senso che il Presidente della Giunta regionale sta firmando in queste ore. Rossi voleva rendere esecutiva l'ordinanza prima di aver verificato che tutti i Comuni della Toscana avessero effettivamente distribuito i dispositivi di protezione a tutti i cittadini; oggi fa dietrofront e spiega che il suo provvedimento entrerà in vigore quando tutti i toscani avranno ricevuto le mascherine, come avevamo chiesto noi ieri. Bene, è un passo in avanti positivo". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana,Marco Stella (Forza Italia).
"Voglio anche ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze - aggiunge Stella -. L'ente guidato da Luigi Salvadori ha anticipato 22 milioni per pagare le mascherine e il materiale sanitario destinato agli ospedali toscani acquistato dalla Regione, materiale in arrivo dalla Cina insieme con quello comprato e donato dalla stessa Fondazione di origine bancaria, da Toscana Aeroporti e dall'associazione Amici del Pronto soccorso. Adesso i Comuni distribuiscano con procedure d'urgenza le mascherine alla popolazione, in modo che tutti siano protetti. Chiediamo che la Regione dia incentivi a tutte le ditte (operanti nella nostra regione) che vogliono riconvertire in parte la loro produzione e mettersi a produrre maschere protettive, in modo da non dover dipendere dagli acquisti in altri Paesi".

foto IPP
03-04-2020
emergenza coronavirus - la beffa della mascherine prodotte in italia che non possono essere distribuite perchè non hanno ancora ricevuto l'autorizzazione da parte dell'istituto superiore della sanità

Coronavirus, Stella (FI): "Dopo 14 aprile riaprire con cautela ditte sistema moda, o rischio estinzione"

Dopo il 14 aprile va programmata in sicurezza, gradualmente e con tutti gli accorgimenti sanitari, la riapertura della filiera del sistema moda. Senza questa riapertura, la filiera produttiva è a rischio estinzione, molte ditte hanno ordinativi per i prossimi due-tre mesi, ma se questi ordini venissero annullati, per molte aziende sarebbe il colpo finale, non sarebbero in grado di riaprire". E' quanto propone il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che raccoglie il grido d'allarme lanciato in tal senso dalle imprese della sezione Moda di Confindustria Firenze.
"Già adesso le perdite di fatturato, dopo un mese di chiusura delle ditte, si aggirano intorno al 40% e oltre - osserva Stella -. La situazione rischia di aggravarsi irreparabilmente, tanto che sono gli stessi dipendenti a chiedere agli industriali di riaprire le ditte. Qui sono in gioco la sopravvivenza di migliaia di posti di lavoro, e quel capitale di competenze e conoscenze che fanno del polo della pelletteria fiorentina e delle aziende della moda toscane vere eccellenze del made in Italy. Per questo occorre tornare a produrre, ovviamente in totale rispetto delle norme di tutela e sicurezza dei lavoratori".


Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Regione prima vieta test a istituti privati, poi fa bando che dura un giorno"

Il presidente toscano Enrico Rossi prima fa un'ordinanza con cui mette di fatto uno stop alla possibilità, per gli istituti di analisi privati, di effettuare test sierologici rapidi che potrebbero garantire un vero screening di massa. Poi fa un bando in fretta e furia per ricercare soggetti in grado di fare 15.000 test per il Covid 19, bando che scade domani pomeriggio alle 18:00. Tutto questo non è serio. Noi chiediamo il ritiro di questi provvedimenti confusi, che ledono l'esercizio della libertà di scelta per i cittadini". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
" Questo divieto, tra l'altro, costituisce un appesantimento per la struttura sanitaria pubblica regionale. Ci sono laboratori di analisi toscani, di alto livello - spiega Stella - che hanno strumentazioni in grado di fare test automatizzati, che garantiscono una maggiore precisione a livello diagnostico. Questi istituti sanitari privati hanno centinaia di richieste di poter fare questi test da parte di singoli cittadini, ma anche di aziende che prima di riprendere l'attività vogliono fare uno screening dei loro dipendenti. E' veramente incomprensibile questa mentalità statalista che vuole escludere i privati, quando invece una sana collaborazione tra pubblico e privato aiuterebbe a rendere più celeri le operazioni di screening".


Coronavirus, Stella (FI): "Rossi prima distribuisca mascherine a tutti i toscani, e solo dopo faccia ordinanza

Il governatore Enrico Rossi prima distribuisca le mascherine a tutti i toscani, e poi successivamente faccia l'ordinanza che impone a tutti l'uso della maschera protettiva. Dal suo annuncio, invece, emerge l'intenzione di fare esattamente il contrario. Siamo stanchi degli annunci, vogliamo fatti concreti, vista la gravità della situazione". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, commentando il post del governatore Rossi, che annuncia la volontà di fare un'ordinanza esecutiva per rendere obbligatorio l'uso della maschera protettiva all'esterno delle abitazioni, fino a quando perdurerà l'emergenza Coronavirus.


Coronavirus, Stella (FI): "Regione Toscana aiuti scuole paritarie, servono 4 mln €"

Tra gli effetti devastanti della crisi che il Coronavirus sta generando nel nostro paese, c'è la grave situazione in cui si trovano le famiglie con figli iscritti alle scuole paritarie, che svolgono un servizio pubblico fondamentale. La principale difficoltà di queste scuole, attualmente, è di natura economica, legata da una parte allo stipendio dei dipendenti e dall'altra al rischio di un mancato pagamento delle rette da parte delle famiglie. Per questo chiediamo che la Regione Toscana stanzi 4 milioni di euro per sostenere queste realtà, che nella nostra regione danno lavoro a 7mila persone tra personale docente e non docente, e sono frequentate da 28mila alunni". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Le scuole pubbliche paritarie - ricorda Stella - possono proseguire la loro attività solo basandosi sul versamento delle rette da parte dei genitori degli alunni. La grave crisi economica che si sta verificando ha, tra le tante conseguenze, anche l'impossibilità per numerose famiglie, di non versare le rette. Gli istituti paritari hanno necessità di liquidità immediata: in Toscana servono 4 milioni di euro, oltre agli ammortizzatori sociali decisi a livello nazionale. E' necessario che sia anche prevista, dallo Stato, la detraibilità integrale del costo delle rette versate alle scuole paritarie dalle famiglie, per tutta la durata dei mesi di chiusura delle scuole. L'ammontare può essere calcolato tenendo conto del costo standard di sostenibilità per allievo, già da tempo definito dal Ministero dell'Economia".


Mukki Latte, Stella (FI): "Nuova proprietà tuteli filiera allevatori toscani"

Auspichiamo che il nuovo assetto societario di Mukki significhi tutela della filiera del latte toscano, con la prosecuzione del rapporto tra l'azienda e gli allevatori della nostra regione, soprattutto del Mugello, che storicamente riforniscono di latte di altissima qualità la Mukki. Invitiamo i soci pubblici della Mukki a vigilare su questo aspetto assolutamente non secondario della questione". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Sono ben 60 le aziende toscane di allevamento - ricorda Stella - che ogni anno conferiscono 300.000 litri di latte alla Mukki, aziende che negli anni hanno fatto grande investimenti, anche grazie al Programma di sviluppo rurale. Questo rapporto deve proseguire, a tutela della qualità e del legame con il territorio. E' molto positivo che nel primo incontro con l'assessore regionale Remaschi, i soci pubblici di Mukki (Fidi Toscana, Comune di Firenze e Camera di Commercio di Firenze) abbiano dato la disponibilità a impegnarsi con la nuova proprietà purché si dia piena continuità all'attuale filiera del latte".