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“Liste d’attesa lunghe sono vera emergenza della sanità toscana”

Un anno di attesa per fare un esame di risonanza magnetica a una malata oncologica. Protagonista della disavventura una signora di 85 anni residente a Castagneto Carducci (Li). L’anziana è la madre della consigliera del Quartiere 1 di Firenze, Roberta Pieraccioni (Forza Italia). “Ho chiamato ad aprile il CUP di Livorno – racconta la consigliera Pieraccioni – per richiedere una risonanza magnetica per mia mamma, una donna anziana e malata oncologica. Mi sono sentita rispondere che la prima data utile sarebbe stata ad aprile 2019, cioè fra un anno. Mi chiedo come questo sia possibile in un Paese civile europeo”.

Sulla vicenda intervengono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e la coordinatrice provinciale del partito a Livorno, Maristella Bottino: “Quella delle liste d’attesa troppo lunghe – dichiarano – è un’emergenza che squalifica il sistema sanitario toscano. Ormai non passa giorno senza che in Toscana non si registrino casi di pazienti costretti ad aspettare mesi, o addirittura oltre un anno, per poter fare esami diagnostici importanti. Chi può permetterselo, si rivolge alla sanità privata, gli altri sono costretti a stare alla sorte. Ci chiediamo come sia possibile che una Regione come la nostra, che spende 6,3 miliardi di euro all’anno per la sanità, non sia in grado di fornire i servizi essenziali”.

“E’ inaccettabile offrire servizi del genere a cittadini che pagano tasse altissime – accusano gli esponenti di Forza Italia -. Come fa Rossi a parlare di sistema sanitario all’avanguardia, con tempi di attesa così lunghi? E nel frattempo, il governatore e la sua giunta si permettono anche il lusso di stanziare 2 milioni di euro per le cure dentistiche ai migranti. Gravi disservizi del genere si stanno moltiplicando ogni giorno di più, ricordiamo qualche giorno fa l’anziana di Aulla che si è vista prospettare 20 mesi per una mammografia, o il pensionato pistoiese a cui hanno detto di attendere 18 mesi per una visita endocrinologica. Il diritto alla salute è un diritto basilare, fondamentale, ed è gravissimo che la Toscana non riesca a garantirlo”.