Piazza San Lorenzo, la denuncia di Stella (FI) : "Piazza liberata, per le auto"

11.16 San Lorenzo per le auto

Il mio post su facebok è diventato carta stampata per un giornalista del "Corriere Fiorentino", di cui vi riportiamo l'articolo:

"Hanno tolto 80 attività commerciali per far diventare la piazza un parcheggio". La denuncia è di Marco Stella (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio Regionale, che ieri ha pubblicato Facebook la foto di piazza San Lorenzo invasa dalle auto. Il riferimento polemico è alle bancarelle del mercato obbligate a spostarsi due anni fa. Una decisione che Palazzo Vecchio prese nonostante la resistenza degli ambulanti e anche dell'opposizione del centrodestra, guidata allora dallo stesso Stella. Fu l'esito di un lungo braccio di ferro cominciato quando sindaco era Matteo Renzi e concluso da Dario Nardella. Lo spsotamento dei banchi permise di liberare tutta l'area attorno alla basilica, tra gli apprezzamenti di tanti fiorentini. Con il passare del tempo, però, la piazza liberata dai banchi è stata spesso occupata da venditori abusivi. Ora le auto. Nella foto si vede un parcheggio in piena regola. Ma quello di piacca San Lorenzo non è un caso isolato. Tante volte, proprio su questo giornale, abbiamo documentato l'invasione delle auto nelle piazze pedonalizzate, di notte e anche di giorno. Mentre non si vede un vigile uno. Il catalogo comprende piazza del Carmine e piazza San Firenze (dove parcheggiano regolarmente anche alcuni consiglieri comunali) e piazza Strozzi. Con la riaccensione della porta telematica sembra invece migliorata la situazione di piazza Pitti."


Chiusura negozi storici Firenze, Stella (FI): "Creare centro commerciale naturale"

"Con marchio riconosciuto a livello internazionale. Subito sgravi fiscali"

11.15 Centro commerciale naturale

 

“Questa amministrazione sta permettendo la morte degli esercizi commerciali del centro, molti dei quali storici ed espressione dell'identità più profonda di Firenze. L'annunciata chiusura dell'Old England Store è l'ultima di una lunga serie di chiusure che snaturano il centro. Nel castrum romano deve sorgere un centro commerciale naturale, con un proprio marchio che diventi riconosciuto a livello internazionale: è l’unico modo per invertire la tendenza negativa". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella.

"Firenze non può farsi fagocitare dai grandi marchi, perdendo peculiarità che l'hanno resa famosa in tutto il mondo - avverte Stella -. L'Old England Store era un simbolo tangibile della nostra storia, che sottolineava il profondo legame tra la città e l'Inghilterra. Un centro commerciale naturale (come dimostrato da molte realtà di questo tipo in città) rappresenta un sistema di esercizi commerciali coordinati e integrati tra loro da una politica comune di sviluppo e promozione del territorio. Solo così i nostri negozi e attività storiche potranno accedere ai fondi regionali e comunitari per elaborare progetti specifici".

"Il marchio - spiega il coordinatore fiorentino di Forza Italia - dovrà essere lanciato a livello internazionale per identificare Firenze come la terra dei negozi storici. Oltre alla creazione del centro commerciale naturale del centro storico, chiediamo l'aggiornamento immediato dell'elenco degli esercizi storici e la stesura di un nuovo regolamento che preveda per chi è iscritto una serie di agevolazioni economiche da un lato (quindi finanziamenti), e dall'altro sgravi fiscali, come l'abbattimento di Cosap e Tia".

 


PIANO REGIONALE DI SVILUPPO, I VERTICI DI CONFESERCENTI INCONTRANO MARCO STELLA

Checcaglini: “Confronto costruttivo con il vicepresidente”

11.08 PRS confesercenti

Prosegue l'impegno di Confesercenti sul tema del piano di sviluppo regionale 2016-2020. I vertici dell'associazione di categoria hanno incontrato il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Stella di Forza Italia. Un confronto costruttivo tra il direttore Mario Checcaglini, la presidente Barbara Brogi e l'intera giunta provinciale che ha a cuore una tematica attraverso la quale passa lo sviluppo dell'economia e del territorio per i prossimi 5 anni. "E' stata l'occasione - spiega Checcaglini - per analizzare il documento programmatico sedendosi al tavolo assieme al vicepresidente del Consiglio Regionale e per presentare anche alle forze di opposizione in consiglio le richieste dell'associazione. A nome della categoria abbiamo espresso le esigenze degli operatori del commercio e del turismo. Il focus è stato intorno alle tematiche, relativamente del credito, ai progetti di sviluppo e di crescita dell'economia non solo toscana ma soprattutto del territorio provinciale aretino.

Il rappresentante di Forza Italia ha condiviso - aggiunge Checcaglini - alcune perplessità espresse da Confesercenti. Come associazione di categoria abbiamo evidenziato che all'interno del PRS manca, tra i 26 stilati, un progetto specifico per il territorio della cosiddetta Toscana del Sud. Siamo convinti che la perdurante crisi che si è abbattuta nel nostro territorio, anche a seguito della crisi del settore bancario. Quest'aspetto, come è evidente, ci accomuna fortemente al territorio senese anche'esso toscana del sud; forse la crisi del sistema bancario che peraltro ha avuto riflessi nell'intero sistema economico per la mole di risorse "bruciate", necessitava di un progetto specifico in modo che l'economia possa ricevere una spinta nel prossimo quinquennio" e anche per dare un segnale che c'è attenzione nei confronti di questi territori". E Confesercenti è rimasta soddisfatta dell'annuncio del consigliere Marco Stella che porterà avanti l'impegno per la valorizzazione dei centri commerciali naturali. "Un tema, quello dei centri commerciali naturali - prosegue il direttore di Confesercenti - che da sempre è tra le priorità della nostra associazione. La giunta provinciale ha quindi accolto favorevolmente la notizia che Marco Stella proporrà un atto legislativo per far sì che i centri commerciali naturali possano essere valorizzati prevedendo da un lato una migliore identificazione, uno "statuto" dei centri commerciali, ma dall'altro sopratutto il modo per finanziarli oltre le risorse che già vi destino gli operatori che ne fanno parte. Sarebbe una svolta per i cnn e il commercio di vicinato." L'incontro ha visto poi Confesercenti esprimere le perplessità in tema del credito condivise da Stella che si è dimostrato attento alle esigenze della categoria. Inoltre, Checcaglini ha ancora una volta sottolineato la necessità per il territorio aretino di iniziare a prevedere una stazione per l'altra velocità, una infrastruttura preziosa per lo sviluppo dell'economia. Il vicepresidente Stella ha parlato di un incontro "molto costruttivo, in cui abbiamo discusso di accesso al credito, nuova legge regionale sul tursimo, tassa di soggiorno, internazionalizzazione delle imprese. Nel piano regionale di sviluppo - ha sottolineato - occorre valorizzare il ruolo della Toscana del Sud: nei 26 progetti questo ruolo è stato dimenticato. Bisogna invece inserire una scheda  che evidenzi il ruolo della Toscana del Sud come motore dello sviluppo del territorio. La Regione Toscana deve valorizzare moda, calzaturiero, oro, che rappresenta un'eccellenza non solo toscana, ma italiana". Stella ha aggiunto: "Non solo condivido ed apprezzo l'impegno che Confesercenti ha messo sul territorio e in provincia di Arezzo, per valorizzare i centri commerciali naturali, ma ritengo che i Ccn debbano essere sostenuti da una apposita legge e finanziati a livello regionale. Si tratta di una esperienza non solo economica, ma culturale, che risponde in forma aggregata da un lato alla valorizzazione del territorio, dall'altra a una funzione sociale ben precisa."


Alluvione, Stella (FI): "Oggi giorno del ricordo, ma pensiamo anche ai lavori urgenti da finire"

11.04 alluvione

 

"Oggi è il giorno in cui Firenze ricorda la tragedia e le ferite di 50 anni fa. Ringraziamo gli Angeli del Fango per la loro opera preziosa, i fiorentini che nel 1966 dettero prova di coraggio e generosità, guidati dal sindaco Bargellini, il Presidente della Repubblica Mattarella che ha voluto essere presente, tutte le istituzioni e le associazioni coinvolte. Però, proprio perché amiamo Firenze, dobbiamo pensare ai lavori urgenti da finire: di quattro casse di espansione previste, ne è stata realizzata solo una, gli argini del fiume vanno puliti". E' l'appello del vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato una mozione in cui chiede "agli enti locali preposti, Comuni e Regione, di rispettare gli impegni presi".

"Dei 90 interventi previsti, ne sono stati ultimati soltanto 30, un terzo, mentre gli altri sono ancora da realizzare o addirittura da progettare - sottolinea Stella -. Noi chiediamo di sapere in maniera chiara qual è lo stato di avanzamento dei lavori, come vengono programmati gli interventi e le risorse disponibili, soprattutto per le opere più urgenti e immediatamente cantierabili a partire da quelle per la difesa dalle alluvioni nel bacino dell'Arno".

"In particolare - avverte l'esponente di Forza Italia - vanno portate a termine le opere resesi necessarie dopo le emergenze che hanno colpito i territori negli ultimi anni: casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per la regimentazione delle acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo. Non è neppure pensabile che questo territorio possa correre dei rischi".


Tav Firenze, Stella (FI): "Ferrovie presenti il progetto definitivo, basta ritardi"

“Commissione Trasporti Consiglio Regionale chieda audizioni vertici FS"

11 novembre

"Ferrovie presenti il suo progetto definitivo sul nodo dell'Alta Velocità ferroviaria di Firenze. Se ne parla da mesi, è ora di mettere uno stop ai ritardi e ai rimpalli di responsabilità, e far conoscere ai fiorentini cosa ne sarà del piano Tav fiorentino". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI). "Questa città ha assolutamente bisogno di un moderno sistema di alta velocità ferroviaria - osserva Stella - e per questo da tempo sosteniamo che occorre abbandonare il progetto della stazione sotterranea e pensare a sviluppare l'attraversamento cittadino in superficie, con gli opportuni aggiustamenti. E' assolutamente necessario, allo stesso tempo, liberare binari per il trasporto regionale: chiediamo che i soldi risparmiati in caso di No alla Foster, vengano investiti per potenziare i treni dei pendolari".

"Spendere 350 milioni per costruire una mega stazione che di fatto sarebbe stata una semplice fermata - ribadisce Stella - è evidentemente una follia. Ora però bisogna andare fino in fondo e azzerare anche i due tunnel. La soluzione preferibile, sia in termini di fattibilità che di costi, resta quella dell'aggiunta dei binari di superficie valutata a suo tempo dalla Facoltà di Ingegneria di Firenze. La separazione dei flussi di cui tanto si parla verrebbe garantita, il tutto con una spesa di 300 milioni contro i 2 miliardi del progetto originario”.

"Ferrovie e le istituzioni regionali devono dirci cosa intendono fare e come vogliono procedere - sottolinea l'esponente di Forza Italia -. Sono state espropriate case e terreni, spostate scuole, i fiorentini hanno già fatto abbastanza sacrifici. Chiederò che la Quarta Commissione del Consiglio regionale della Toscana (Trasporti e Infrastrutture) convochi in audizione i vertici delle Ferrovie dello Stato, perché si capisca in tempi brevi qual è il progetto definitivo che verrà realizzato, e quali sono i costi previsti".


WhatsApp Stella, valanga di messaggi

La voce dei cittadini nelle istituzioni e nei palazzi della politica.
Grande successo per la nuova iniziativa.
Mandami anche tu segnalazioni

Ecco l'articolo che mi ha dedicato La Nazione:

 

Servizio Whatsapp articolo de La Nazione

 


Migranti, Stella (FI): "In Toscana 11mila arrivi, costo 140 mln. Nardella e Biffoni se ne accorgono ora?"

Da sindaci PD mossa elettorale. Fallite politiche immigrazione.

10.26 Immigrazione

 

"La lettera del sindaco Nardella e del presidente di Anci Toscana Biffoni al prefetto di Firenze, per chiedere al Governo di non mandare più migranti in Toscana, sa tanto di mossa elettorale in vista del referendum del 4 dicembre. I sindaci del Pd sanno che sul territorio il loro partito sta perdendo consensi proprio sul tema immigrazione, e corrono ai ripari, ma non sono credibili". Lo afferma il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana.

"Dopo aver teorizzato per anni l'accoglienza indiscriminata - accusa Stella - proprio ora, a qualche settimana dal voto, i sindaci del Pd si accorgono che quel tipo di accoglienza non va bene. In realtà sanno benissimo che anche tra i loro elettori c'è grande malumore per le politiche fallimentari del governo di centrosinistra su questo tema. E nel timore fondato che questo malcontento influisca sull'esito del referendum, tentano di mostrare un altro volto, più severo. Ma quel che manca è la credibilità".

"I politici del centrosinistra - ricorda il coordinatore fiorentino di Forza Italia - sono gli stessi che ci hanno attaccato duramente quando ci siamo permessi di sollevare il problema dell'accoglienza indiscriminata e dei soldi spesi per gli immigrati. Sono cifre da capogiro: l'Italia spende 9,7 miliardi di euro nel triennio 2015-2017. In Toscana, solo nell'ultimo anno gli 11mila nuovi migranti costano 385mila euro al giorno, oltre 140 milioni nei 12 mesi. La marcia indietro di Nardella e Biffoni è solo uno specchietto per le allodole dal sapore pre-elettorale".


Tav, Forza Italia: "Firenze non ha bisogno di domande, ma di risposte"

“Il Comune spieghi quali sono le sue alternative”

10.25 ferrovia

"Firenze ha bisogno di risposte, non di domande come le dieci che il sindaco ha rivolto alle Ferrovie dello Stato. Il piano di modifica del progetto Tav fiorentino illustrato da FS a Comune e Regione Toscana è ancora nebuloso. Nardella e il Pd hanno cambiato idea, sposando la posizione storica di Forza Italia, ma ora devono dirci quali sono le proposte alternative. Sono state espropriate case e terreni, spostate scuole, ci dicano cosa vogliono fare adesso: siamo ormai all'improvvisazione". Lo affermano Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana; Stefano Mugnai, coordinatore regionale del partito e capogruppo all'assemblea toscana e Jacopo Cellai, capogruppo a Palazzo Vecchio.

"Questa città ha assolutamente bisogno di un moderno sistema di alta velocità ferroviaria - osservano Stella, Mugnai e Cellai - e per questo da tempo sosteniamo che occorre abbandonare il progetto della stazione sotterranea e pensare a sviluppare l'attraversamento cittadino in superficie, con gli opportuni aggiustamenti, considerati anche i problemi di smaltimento delle terre di scavo, i costi lievitati, i rischi di stabilità per gli edifici. È assolutamente necessario, allo stesso tempo, liberare binari per il trasporto regionale, per evitare di penalizzare i pendolari".

"Spendere 350 milioni per costruire una mega stazione come la Foster che di fatto sarebbe stata una semplice fermata, era evidentemente una follia da fermare tempo fa - sottolineano gli esponenti di Forza Italia -. Ora però bisogna andare fino in fondo e azzerare anche i due tunnel. Nel frattempo sono stati chiesti grossi sacrifici ai fiorentini, che dopo anni ancora non sanno quale progetto verrà approvato. Quindi, invece di fare domande, chi amministra Firenze pensi a dare delle risposte. Indicando anche chi pagherà per le responsabilità amministrative e le penali alle ditte".


IL 4 DICEMBRE VOTEREMO NO CON CONVIZIONE

berlusconi-tg5-675

Questa è la lettera inviata qualche giorno fa dal nostro Presidente, Silvio Berlusconi, in merito all’appuntamento referendario.

Cari amici,

quella del NO è una battaglia che ci vede impegnati con convinzione e con determinazione. Nelle prossime settimane in tutt’Italia daremo vita ad una serie di manifestazioni per spiegare sempre più a fondo le ragioni del nostro impegno, che è per una riforma vera, profonda, radicale delle nostre istituzioni. Una riforma, quella che abbiamo in mente, molto diversa da quella imposta dal Governo al Parlamento, che non cambia nulla in termini di efficienza e di risparmi, ma è pericolosa perché riduce gli spazi di democrazia a tutto vantaggio di un solo partito e di una sola persona.

E’ per questo che, dopo aver tentato di collaborare al processo riformatore, ci siamo chiamati fuori quando abbiamo capito che non c’era buona fede da parte dei nostri interlocutori, non c’era una vera volontà di cambiamento, ma solo quella di assicurarsi il potere senza il consenso degli italiani. D’altronde siamo di fronte al terzo governo consecutivo che non ha avuto il voto dei cittadini: non dobbiamo mai dimenticare che l’ultimo governo scelto davvero dagli italiani è stato il nostro, nel 2008. Noi siamo da sempre per le riforme, non certo per lasciare le cose come stanno. Fin dal 1995 io personalmente illustrai in parlamento la nostra idea dell’assoluta necessità di una profonda trasformazione delle istituzioni.

La nostra idea di riforma comprende l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, cosicché siano i cittadini a scegliere davvero; il dimezzamento – e non una semplice riduzione – del numero dei parlamentari; il vincolo di mandato, per cui sia vietato agli eletti di cambiare schieramento (chi cambia idea deve dimettersi); poteri più forti al premier, per esempio quello di cambiare un ministro che non funziona; una vera riforma delle regioni nello spirito di un autentico federalismo; un limite in Costituzione alla pressione fiscale in rapporto al PIL.

Su questi contenuti, che abbiamo confrontato e condiviso con i nostri alleati, potremo costruire istituzioni più moderne, più efficienti e soprattutto più vicine ai cittadini. Solo così potremo dare una risposta credibile alla sfiducia di tanti elettori nei confronti non solo della politica, ma dello stato nella sua interezza, quella sfiducia che si manifesta nel crescente assenteismo elettorale come nel voto per forze politiche di sola protesta, come il Movimento Cinque Stelle, non in grado di governare una grande città e tanto meno un paese come l’Italia.

Solo con una vittoria del NO, che elimini questa finta riforma, ci sarà spazio per lavorare ad una riforma vera.

E naturalmente il Presidente del Consiglio, per sua stessa ammissione, dovrà trarre le conseguenze del fallimento di un progetto al quale ha legato la sua intera azione politica. Noi non diciamo NO alla riforma per ostilità preconcetta a Renzi e al PD, se la riforma fosse utile agli italiani la appoggeremmo anche se siamo profondamente contrari a questo governo e alle sue politiche. Però è innegabile che il voto del 4 dicembre sarà anche un voto sul governo e sul Presidente del Consiglio. Dunque ci sono tutte le condizioni per una svolta, sul piano istituzionale e politico. Una svolta non verso la confusione e l’ingovernabilità, come dice Renzi, ma al contrario verso governi che siano finalmente espressione vera degli elettori.

A tutti voi un abbraccio affettuoso e un augurio di buon lavoro per la grande battaglia di democrazia e libertà che stiamo conducendo.

Firma berlusconi dx


Vicepresidente Stella incontra delegazione imprenditori di Montecatini

“Politica e istituzioni facciano squadra per rilanciare turismo termale”

10.20 Le-Terme-di-Montecatini-9-690x462

 

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella ha incontrato stamani una delegazione del comitato spontaneo imprenditori di Montecatini (accompagnati dai loro tecnici), che hanno illustrato la situazione delle imprese e dell'economia cittadine. "Ci siamo confrontati - spiega Stella - sul turismo e in particolare sul sistema termale, perché Montecatini non può prescindere da questo settore che fa parte da sempre della sua storia. Si è trattato di un confronto positivo, uno scambio franco di opinioni, e abbiamo convenuto sul fatto che il rilancio di Montecatini non possa che passare dal rilancio del turismo termale".

"In questi anni - ha sottolineato il vicepresidente dell'assemblea regionale - non è mai mancato l'impegno di tutti i soggetti coinvolti nel sistema termale, a prescindere dallo schieramento politico di appartenenza. L'auspicio è che questa convergenza continui anche nei prossimi anni, e che tutti insieme possiamo proseguire questo impegno nelle sedi istituzionali, a cominciare dalle commissioni consiliari competenti, in stretta relazione con gli assessorati di riferimento".

Dai dati Irpet 2014 emerge che il settore turistico termale di Montecatini è in sofferenza strutturale da diverso tempo (-14% di presenze dal 2000). "Per rilanciare il sistema Toscana - ha concluso Stella, che nell'Ufficio di Presidenza ha le deleghe alle Imprese - occorre fare squadra tutti insieme, al di là del colore politico, per il bene dello sviluppo economico e occupazionale della nostra regione". Il vicepresidente ha annunciato che porterà la questione all'attenzione della prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza.