Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire parrucchieri ed estetisti, ingiusta discriminazione"

Riaprire i parrucchieri e gli estetisti, nel rispetto della distanza di sicurezza e di tutte le norme previste dall'emergenza. Si può fare, si deve fare. Non è comprensibile questa ingiusta discriminazione, nel momento in cui a tutte le altre attività viene concesso di ripartire: si può andare su un bus o al supermercato con decine di persone, e non si può andare dal barbiere o nei centri estetici, dove si entrerebbe invece uno alla volta, su appuntamento e con gli strumenti del mestiere sterilizzati dopo ogni trattamento". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Confartigianato ha calcolato che l'effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi nei mesi di marzo, aprile e maggio causerà alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica di 1.078 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato annuo - spiega Stella -. Sarà molto difficile evitare ripercussioni sull'occupazione: i mancati ricavi mettono a rischio il lavoro di 49mila addetti del settore. A giugno potrebbero esserci due ipotesi: da una parte, c'è il rischio che alcune attività non ce la facciano e quindi non riaprano del tutto; dall'altra, invece, chi riapre, riparte con forti difficoltà economiche. E non dimentichiamo il rischio di perdere la clientela, a causa degli abusivi che sono cresciuti in questo periodo, fanno il servizio a domicilio senza che nessuno li controlli".


Coronavirus, Stella e Giannelli (FI): "Regione Toscana consenta riapertura centri toelettatura animali"

L'assurda assegnazione di un codice Ateco attualmente equiparato ai parrucchieri e alle estetiste, sta impedendo, in Regione Toscana come in altre, la riapertura dei centri toelettatura animali domestici, che sono stati tra i primi a chiudere e allo stato attuale sarebbero tra gli ultimi a riaprire; chiediamo l'assegnazione di un codice consono affinché questo servizio, importante anche e soprattutto per la salute degli animali, sia ripreso al più presto". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana, Marco Stella, e il vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Firenze, Giampaolo Giannelli.
"Molti pensano che la toelettatura animali domestici sia un’attività di lusso - continuano Stella e Giannelli - ma in realtà è indispensabile per la manutenzione degli animali che spesso non possono essere gestiti autonomamente. Un lavoro non solo estetico, ma con risvolti soprattutto salutari (vedi bagni medicati, taglio delle unghie, pulizia delle orecchie, etc) in armonia con i veterinari, insieme ai quali questi centri collaborano quotidianamente in modo da verificare immediatamente, dallo stato del manto peloso, la presenza di problemi alla salute delle bestiole. Inoltre, all'interno di ogni Toeletta, si utilizzano da sempre (ancor prima dell'emergenza) presìdi volti all'igiene degli operatori e degli animali, come guanti, mascherine, sanificazione degli ambienti e anche camici monouso".
"Si tratta poi di un'attività che non prevede assembramenti, in quanto - sottolineano i due esponenti azzurri - cani e gatti vengono consegnati previo appuntamento e successivamente ripresi ad un orario concordato tra proprietario e operatore professionale. In un momento come questo, nel quale è fondamentale, oltre alla riapertura delle attività economiche in piena sicurezza, la massima igiene, sia personale che degli animali tenuti in casa, chiediamo con forza la riapertura dei centri di toelettatura, così da poter permettere il ripristino di una attività che fornisce tutte le cure necessarie volte al benessere degli animali e a quello dei loro proprietari, garantendo l’utilizzo di tutti i presidi necessari per una salvaguardia della salute".


Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire edifici religiosi al culto pubblico con regole chiare"

Con tutte le dovute precauzioni e regole chiare di sicurezza sanitaria, credo che sia arrivato il momento di riaprire al culto pubblico le chiese e tutti gli edifici religiosi, di qualsiasi confessione. La libertà di culto è una libertà garantita dalla Costituzione Italiana, e non si capisce perché si possa andare in parchi e giardini, andare a giocare alle slot machine e non andare a Messa". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Finora i credenti e i loro pastori hanno fatto un sacrificio per diverse settimane, in vista di un bene più grande quale quello della tutela della salute di tutti - sottolinea Stella -. Ora però la scelta del premier si configura come miope e non comprensibile. Giustamente la Cei parla del DPCM di ieri sera come di un provvedimento che esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Ci auguriamo che il Governo individui già nelle prossime ore una soluzione: in Polonia ad esempio è stato aumentato il numero delle celebrazioni, in modo da consentire a tutti di andare a Messa mantenendo il distanziamento.


Coronavirus, Stella (FI): "Riaprire palestre e piscine osservando protocolli di sicurezza"

In modo graduale, e osservando tutti i protocolli di sicurezza sanitaria, crediamo sia arrivato il momento di pensare alla riapertura di palestre e piscine. Il governo non può auspicare attività fisica da una parte e poi dall'altra tenerle chiuse per chissà quanto altro tempo. Il Covid-19 e le misure restrittive per fronteggiare la crisi sanitaria hanno avuto un forte impatto negativo sull'industria dello Sport&Wellness, un mercato che rappresenta il 5,3% dell'economia globale, che vale in Italia circa 10 miliardi di euro e che vede 20 milioni di italiani (uno su tre, dati Istat) praticare attività sportive con un impegno più o meno regolare". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Il lockdown - premette Stella - finora è stato utile, ma adesso con la riapertura programmata di numerose aziende e tipologie di attività, anche palestre e piscine devono poter riaprire con gradualità, anche se non subito, e chiaramente con tutte le precauzioni del caso. Le possibili soluzioni non mancano: personal trainer a distanza di sicurezza, corsi con poche persone ben distanziate, sanificazione degli attrezzi dopo ogni uso, in piscina una persona per corsia utilizzando una corsia sì e una no. Non dimentichiamo che l'industria dello sport ha subito un calo di attività del 35%, rispetto ai giorni prima della crisi: non possiamo lasciare indietro nessun settore della nostra economia".


Coronavirus, Stella (FI): "Ancora caos mascherine in Toscana, e nessuno risponde a nostre domande"

In Toscana è ancora caos sulla distribuzione delle mascherine. Il governatore Rossi annuncia che da lunedì prossimo la distribuzione continuerà solo tramite le farmacie e i Comuni. Purtroppo nessuno sta risolvendo la questione dell'accaparramento, per cui ci sono persone, soggetti deboli, anziani e anche pazienti oncologici che a oggi non sono riusciti a trovare i dispositivi di protezione, e questo è inaccettabile. Attendiamo risposte". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia)
"Così come attendiamo ancora risposte - sottolinea Stella - sull'interrogazione urgente presentata alcuni giorni fa, in chiedevamo chi ha certificato le mascherine distribuite dalla Regione Toscana, qual è il vero potere filtrante di questi dispositivi di protezione, e chi è in grado di certificarlo. Chi ha scelto le aziende, e quanto è costata ai contribuenti la realizzazione di queste mascherine di cui non conosciamo neppure la reale efficacia? Eppure, finora, nessuno si è preso la briga di rispondere, nonostante molti cittadini ci chiedano di essere informati".

Foto Alessandro La Rocca/LaPresse 31 marzo 2020 Grosseto, Toscana - Italia cronaca Emergenza Covid-19 - Alta Sartoria Toscano, l'azienda che in accordo con la Regione Toscana, si è convertita nella produzione di mascherine protettivePhoto Alessandro La Rocca/LaPresse 31 March 2020 Grosseto, Tuscany - Italy news Coronavirus emergency - Alta Sartoria Toscano, the factory that converted to the production of protective masks

Coronavirus/Tessile, Stella (FI): "Pd affossa economia toscana e crea disoccupazione"

Di questo passo Rossi e il Pd si dovranno prendere le loro responsabilità: stanno affossando l'economia toscane, creando disoccupazione. Mentre domani le aziende tessili di Biella, in Piemonte, potranno riaprire l'attività in forza di un accordo trovato tra industriali e Enti Locali, in Toscana siamo ancora al palo, anzi addirittura si mandano le forze dell'ordine a fare i controlli per verificare che nessuno riapra i capannoni. E' assurdo, grave e senza senso". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana,Marco Stella (Forza Italia).
"Appoggiamo in modo incondizionato gli industriali pratesi e toscani in generale che vogliono tornare a produrre, sostenuti in questo dai loro dipendenti - sottolinea Stella -. In Piemonte il Coronavirus ha colpito e sta colpendo molto più duramente di quanto ha fatto a Prato e in Toscana, ma i piemontesi (dove governa un Presidente di Regione di Forza Italia) giustamente sono preoccupati delle ricadute del Covid-19 sull'economia e sulla società, e si sono attrezzati per far ripartire la produzione, osservando alcune regole di sicurezza sanitarie. Perché Rossi e la Toscana non seguono il loro esempio?".


Coronavirus, Stella (FI): "Chi ha certificato le mascherine distribuite dalla Regione Toscana?"

Chi ha certificato le mascherine distribuite dalla Regione Toscana? Qual è il vero potere filtrante di questi dispositivi di protezione, e chi è in grado di certificarlo?". È quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato un'interrogazione urgente su questo tema
"Chi ha scelto le aziende, e quanto è costata ai contribuenti la realizzazione di queste mascherine di cui non conosciamo neppure la reale efficacia?", chiede ancora Stella, che domanda di conoscere "quali test sono stati eseguiti sui dispositivi di protezione, da chi e con quali risultati".
"Molti farmacisti, giustamente - osserva il consigliere regionale azzurro - chiedono di poter  esaminare e avere informazioni sulle mascherine, prima di metterle a disposizione dei clienti e dei cittadini, che vogliono essere certi dell'efficacia di questi dispositivi. Per questo chiediamo urgentemente alla Regione di fornire tutti i dati e i chiarimenti richiesti"

 

Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Rossi riapra le aziende invece di scrivere a Conte"

Invece di scrivere a Conte o tirare sempre in ballo il Governo nazionale, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si assuma le sue responsabilità e riapra finalmente le aziende. Farlo significa far ripartire la nostra economia così provata dall'emergenza Covid-19. Ditte e fabbriche devono riaprire, ovviamente garantendo la tutela della salute dei lavoratori, altrimenti gli sforzi fin qui fatti da tutta la popolazione saranno stati vani. Ma tornare alla produzione è fondamentale per la nostra economia: se non riaprono le imprese, la loro quota di mercato sarà erosa dai concorrenti di altri Paesi, che invece hanno tenuto aperte le loro fabbriche". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Le imprese toscane che si sono fermate in questo periodo - ricorda Stella - producevano un valore aggiunto di oltre 800 milioni di Euro la settimana. Con il provvedimento di chiusura sono coinvolti oltre 390mila lavoratori dipendenti ed altri 200mila lavoratori autonomi, che rappresentano circa il 38% del totale dell'occupazione toscana. Il Pil prodotto da tali settori rappresenta circa il 41% dell'intero Pil regionale. Sono numeri importanti, che ci fanno capire quanto sia fondamentale tornare al più presto alla piena produttività, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria. Non ci si nasconda dietro i provvedimenti governativi, Rossi faccia di tutto per contribuire a rimettere in piedi l'economia toscana".


Coronavirus, Bergamini e Stella (FI): "In Toscana episodi poco chiari su distribuzione mascherine"

Sul territorio toscano si stanno verificando da stamani episodi non chiari sulla distribuzione delle mascherine, che da oggi sono obbligatorie in tutta la Toscana". Lo affermano l'on. Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Massa Carrara, e il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella (FI), che stanno presentando interrogazioni rispettivamente alla Camera e al Consiglio regionale, circa la distribuzione delle mascherine, che la Regione Toscana sta effettuando in queste ore su tutto il territorio regionale.
"Nelle farmacie le mascherine vengono 'smarcate' - sottolineano Bergamini e Stella - perché viene utilizzata la tessera sanitaria dell'utente che va a ritirarle (5 per ogni utente, come da ordinanza), pertanto si conosce con esattezza il numero esatto delle mascherine donate. E fin qui, nulla di male, almeno apparentemente. La situazione cambia quando ci si reca presso i supermercati della Gdo. In diversi supermarket non vengono smarcate le mascherine che vengono consegnate, perché è ovvio che un supermarket non abbia la possibilità di registrare i codici fiscali delle persone, quindi non si sa quale sia l’esatto numero di mascherine consegnate. Si corre il rischio che diverse persone tornino tre, quattro, cinque volte a prenderle, visto che nessuno vigila sulle quantità donate, lasciandone altre senza dispositivi di protezione".
"La cosa che lascia più perplessi, però, è che le mascherine non vengono consegnate agli utenti, se non fanno la spesa - spiegano l'on. Bergamini e il vicepresidente Stella -. Se un cittadino si reca al supermercato e le chiede, non gli vengono consegnate se non entra e non fa degli acquisti. A quel punto, alla cassa, consegnano le mascherine. Sembra una sorta di fidelizzazione del cliente, non una campagna di salvaguardia della salute dei cittadini toscani".
Nelle interrogazioni presentate nelle due rispettive assemblee elettive, pertanto, sia la deputata di Forza Italia che Stella chiedono se "la Regione Toscana abbia effettuato un accordo commerciale con la Gdo per la distribuzione di queste mascherine; quali criteri abbia adottato per la distribuzione di esse; in quali e quanti Comuni della Toscana vengano registrate tali anomalie, e per quale motivo già in mattinata le mascherine risultavano esaurite quasi ovunque sul territorio toscano".


Coronavirus/Toscana, Stella (FI): "Riaprire aziende tutelando la salute dei lavoratori"

La riapertura di alcune tipologie di aziende, in Toscana, è un fatto positivo e auspicabile, perché significa far ripartire la nostra economia così provata dall'emergenza Covid-19. Ditte e fabbriche dunque possono riaprire, ma devono garantire la totale e assoluta tutela della salute dei lavoratori, altrimenti gli sforzi fin qui fatti da tutta la popolazione saranno stati vani. Ma ripartire è fondamentale per la nostra economia: se non riaprono le imprese, la loro quota di mercato sarà erosa dai concorrenti di altri Paesi, che invece hanno tenuto aperte le loro fabbriche". E' quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
"Le imprese toscane che si sono fermate in questo periodo - ricorda Stella - producevano un valore aggiunto di oltre 800 milioni di Euro la settimana. Con il provvedimento di chiusura sono coinvolti oltre 390mila lavoratori dipendenti ed altri 200mila lavoratori autonomi, che rappresentano circa il 38% del totale dell'occupazione toscana. Il Pil prodotto da tali settori rappresenta circa il 41% dell'intero Pil regionale. Sono numeri importanti, che ci fanno capire quanto sia fondamentale tornare al più presto alla piena produttività, ovviamente nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria".