“Il ritiro delle deleghe e della fiducia all’assessore all’Urbanistica, Cecilia Del Re da parte del sindaco Dario Nardella, è la prima di una serie di guerre di posizionamento interne al Pd fiorentino, conseguenti alla nuova leadership nazionale del partito. La città sta pagando le lotte intestine tra le varie fazioni Dem. È assurdo, e poco serio, che pochi giorni dopo il Piano urbanistico, non ci sia più un assessore con quelle deleghe. Vorremmo ricordare a Nardella che la fase congressuale Pd è finita, e che sarebbe l’ora di pensare ai reali problemi dei fiorentini”. Lo affermano i capigruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e a Palazzo Vecchio, Mario Razzanelli.

“La velocità con cui il primo cittadino ha tolto le deleghe alla Del Re – sottolineano i due esponenti di Forza Italia – desta più che un sospetto. Viene da pensare che siano vere le voci interne al Pd che riconducono tutto a una questione di futuro politico di Nardella. Il quale ha, con questa mossa, eliminato una figura in pole position per concorrere alle primarie per la scelta del sindaco il prossimo anno. Come suo successore, Nardella vedrebbe bene il neo deputato Gianassi, di cui ambirebbe a prendere il posto alle suppletive di collegio”.

“Firenze è immobile sul fronte infrastrutturale – accusano Stella e Razzanelli -. Tranne, purtroppo, sulla tramvia. Sono ben altre le infrastrutture di cui la nostra città ha bisogno, a cominciare da un ammodernamento dell’aeroporto che ci consenta di entrare nelle rotte più importanti, con un rilancio dell’economia; il nostro timore è che la nuova pista del ‘Vespucci’ resti nel libro dei sogni, condannandoci all’irrilevanza. La tramvia in centro è una violenza ai nostri monumenti unici al mondo, già la variante di piazza San Marco è un progetto inaccettabile. Ma è tutta la linea Piazza Libertà-Bagno a Ripoli a essere un controsenso, che in cambio di pochi passeggeri porterà anni di cantieri, piante abbattute, meno posti auto e la chiusura di molte attività commerciali”.