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Caso Sofia, Stella (PdL): “Aderisco all’appello, sia data alla piccola la possibilità di curarsi”
“Lunedì chiederò l’adesione al Consiglio Comunale di Firenze”
Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Io aderisco all’appello rivolto dai genitori della piccola Sofia diretto al ministro della salute.
E’ urgente consentire a Sof...ia la possibilità di continuare le proprie cure attraverso... le cellule staminali con la terapia del professor Davide Vannoni, il metodo Stamina, possibilità ad oggi negata dal Tribunale di Firenze.
Rispetto la decisione del Tribunale, ma occorre trovare una soluzione ed il ministro deve intervenire subito, ogni giorno perso è un giorno tolto alla cure per Sofia.
Ad oggi in Italia esistono tribunali che consentono di continuare le cure, e invece tribunali che vietano la possibilità di continuare a curarsi attraverso le cellule staminali con la cura del professor Vannoni, e purtroppo non ci sono i tempi necessari per fare ricorso contro le decisioni perché le condizioni dei piccoli affetti dalla malattia peggiorano di giorno in giorno; la politica si assuma le sue responsabilità e il ministro consenta la cura.
Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia e a Sofia, e lunedì chiederò che il Consiglio Comunale di Firenze aderisca formalmente all’appello


“Mentre la sinistra discute, il titolo in borsa di AdF ha perso oltre 7 euro dal 2009, passando da 18,10 agli attuali 9,90

Aeroporto, gruppo PdL: “Senza sviluppo persi 1.600 posti di lavoro e 20milioni di ricavi”
Stella: “Mentre la sinistra discute, il titolo in borsa di AdF ha perso oltre 7 euro dal 2009, passando da 18,10 agli attuali 9,90”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“I ritardi e le continue discussioni interne al centrosinistra toscano e fiorentino hanno fatto perdere al nostro territorio oltre 1.600 posti di lavoro ed oltre 20 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo fiorentino, un danno di proporzioni colossali per la nostra regione e per Firenze, sia in termini occupazionali che di competitività.
Secondo alcuni studi, e come confermato anche da Renzi, ogni milione di passeggeri in più sono circa 800/900 posti di lavoro che vengono assicurati al territorio; oltre al dato occupazionale vi è anche un dato puramente economico, infatti ogni milione di passeggeri in più porterebbe 10 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo di Firenze, suddivisi tra ricavi aeronautici e non aeronautici.
Basta fare due conti per capire cosa abbiamo perso in questi anni e cosa rischiamo di perdere se non si cambia la direzione della pista dell’aeroporto di Firenze.
Oggi i passeggeri che arrivano in città sono circa 1.900.000, secondo i dati forniti con la nuova pista potrebbero arrivare a Firenze 2 milioni di passeggeri in più, arrivando a circa 4 milioni di passeggeri. Con queste stime si creerebbero 1.600 posti di lavoro sul nostro territorio e 20 milioni di ricavi in più.
Non solo stiamo perdendo una grande occasione occupazionale e di sviluppo per il territorio, ma l’indecisione della sinistra e l’instabilità hanno creato anche ripercussioni sul titolo azionario di Aeroporti di Firenze spa. Infatti dal 2009 ad oggi le quotazioni del titolo sono crollate, passando da € 18,10 del 2009 agli attuali € 9,90 della quotazione di ieri.
Un danno incredibile, basti fare l’esempio del’Ente Cassa di risparmio di Firenze, che nel 2009 ha comprato il 17,50% di Adf spendendo oltre 28 milioni di euro con il titolo quotato a € 18,10, ed oggi invece le azioni valgono soltanto € 9,90.
Non abbiamo più tempo, il nostro territorio non può più aspettare, gli investitori chiedono certezze, la politica ha l’obbligo di dare risposte.
Ci domandiamo, in base anche a questi dati, come sia possibile vincolare lo sviluppo di Peretola alla costituzione della Holding unica tra Firenze e Pisa: l’aeroporto di Firenze ha bisogno di cambiare la pista a prescindere.
Crediamo che sia necessaria una integrazione tra i due aeroporti per costituire un polo toscano dove vincano le sinergie e non le appartenenze, ma se Peretola non si sviluppa a perdere sarà la Toscana”.

(fdr)


AEROPORTO: Noi siamo pronti a sostenere chi vuole lo sviluppo per la nostra città senza preconcetti ideologici

Aeroporto, gruppo PdL: “La holding tra Firenze e Pisa non sia un ricatto, la nuova pista deve essere fatta a prescindere”
Stella: “Noi siamo pronti a sostenere chi vuole lo sviluppo per la nostra città senza preconcetti ideologici”

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella

“Se la costituzione della holding tra Firenze e Pisa è un ricatto noi non ci stiamo, l'aeroporto di Firenze ha bisogno di una nuova pista a prescindere da quale sarà la compagine sociale.
Firenze non può più aspettare, sono decenni che si parla della nuova pista e non è mai stato fatto niente, ora basta.
Dobbiamo liberare la zona di Brozzi, Peretola e Quaracchi dal sorvolo continuo degli aerei rendendo tranquillità a chi lì abita, e mettere in sicurezza l'aeroporto con una nuova pista.
Firenze ha bisogno di un aeroporto moderno e funzionale, questa è l'ultima occasione, non possiamo perderla.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte senza condizionamenti ideologici al fianco di chi sceglierà lo sviluppo di Peretola e Firenze, sostenendo la nuova pista.
Sono 30 anni che Firenze e la Toscana sentono soltanto chiacchiere da parte degli amministratori del centrosinistra sullo sviluppo dello scalo fiorentino, ora basta, è arrivato il momento di decidere. Le condizioni ci sono tutte, Adf ha presentato i progetti, Enac ha individuato la soluzione migliore nella pista convergente parallela, ed ora spetta alla Regione Toscana inserire la pista nel PIT e far partire i lavori, cosa si aspetta? Siamo stanchi dei soliti giochini politici e degli scaricabarile, il centrosinistra governa Regione, Provincia e Comune di Firenze, scelga in fretta per lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola e per la nuova pista o ne decreterà la fine. È in gioco il futuro della Toscana e di Firenze, si smetta di affrontare le questioni in termini ideologici e si pensi a fare il bene per i cittadini. Sviluppare lo scalo di Peretola significa salvaguardare anche i livelli occupazionali. Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista adeguata diventa utopia. Lo sviluppo dello scalo di Peretola rappresenta una opportunità straordinaria anche per la regione tutta che potrebbe attraverso una sinergia tra gli aeroporti di Firenze e Pisa sviluppare un sistema aeroportuale regionale moderno, efficiente e competitivo”.


"Firenze città ciclabile" ecco la proposta del PDL. In tre anni nessuna politica di questa amministrazione per i ciclisti, un vero fallimento!

Bici, Gruppo PdL: “In tre anni nessuna politica di questa amministrazione per i ciclisti, un vero fallimento”

Stella e Tenerani: “L’unica proposta in campo è il nostro piano della ciclabilità ‘Firenze città ciclabile’: ora una cabina di regia con le associazioni e tutte le forze politiche”

 Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella insieme al consigliere Mario Tenerani

“In tre anni nessuna politica per i ciclisti è stata attuata da questa amministrazione, un totale fallimento per Firenze e per la mobilità sostenibile.
L’incidente mortale accaduto martedì scorso in viale Lavagnini, che ha fatto perdere la vita a una giovane ciclista, ripropone con forza il tema della mobilità su due ruote all’interno della nostra città.
Lo scorso mese di novembre il gruppo del PdL aveva organizzato un convegno a Palazzo Vecchio sulla mobilità in bici, al quale avevano partecipato il vice sindaco Nardella e le associazioni che si occupano di questo tema, ed avevamo messo al centro del dibattito la necessità di far diventare Firenze una città per le due ruote.
Siamo sempre partiti da un punto: occorre far diventare tutte le strade ciclabili e mettere in campo tutti gli sforzi per tutelare i ciclisti, favorendo i sistemi di mobilità non inquinanti.
Oggi siamo di fronte al fallimento di questa amministrazione che non ha avuto nessuna iniziativa per le due ruote; soltanto noi abbiamo proposto in consiglio un piano vero e articolato per la bicicletta, un piano per ‘Firenze città ciclabile’.
Nel piano proponevamo la creazione di un Ufficio mobilità ciclabile che deve porsi tra i suoi obiettivi anche l’individuazione di diversi tipi di itinerari (interamente ciclabili, promiscui, turistici), la messa a punto di un nuovo piano della sosta per le bici, l’introduzione contro il furto di un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al proprietario, la realizzazione di percorsi casa-scuola in bici, l’incentivazione dell’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, la promozione di campagne educative e di informazione per bambini e adulti e lo sviluppo dell’intermodalità.
L’obiettivo di questo Piano, redatto insieme ad alcuni ciclisti fiorentini, non è costruire piste ciclabili ovunque, ma rendere ciclabili tutte le strade urbane, rendendole sicure per i ciclisti, che a Firenze sono oltre 32 mila.
Il nostro gruppo ha deciso di redigere il Piano della ciclabilità perché ci sta a cuore la mobilità ciclabile, che può ridurre sia il traffico cittadino che l’inquinamento, e perché ci siamo resi conto che in due anni questa amministrazione non ha fatto niente sul fronte delle piste ciclabili e della mobilità sulle due ruote.
La prima azione prevista dal Piano è l’istituzione di un Ufficio mobilità ciclabile, struttura che attualmente non esiste e che dovrà essere interna all’amministrazione: l’obiettivo che l’ufficio si pone è l’incentivazione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto privato realmente alternativo all’uso dell’auto. A tale scopo dovrà mettere in campo azioni di promozione e comunicazione, nonché collaborare con uffici tecnici. Il nuovo ufficio fornirà anche un elenco dei negozi e delle officine per la manutenzione e la riparazione delle bici.
Il Piano, poi, prevede anche l’aumento del numero delle rastrelliere presenti in città. Nel documento si legge che “servirà obbligare gli esercizi commerciali, almeno quelli di grosse dimensioni, a installare un certo numero di rastrelliere”, (pensando anche di inserire uno standard di parcheggi per bici nelle norme edilizie).
Contro i furti, invece, il Piano prevede di individuare un nuovo sistema di identificazione della bicicletta che consenta di risalire al legittimo proprietario. La novità del sistema è di imprimere in modo indelebile, attraverso una marcatura a micropunti, direttamente il codice fiscale del proprietario sul telaio della bicicletta e di consegnare un badge di verifica con i dati personali e della bicicletta, da esibire in caso di controllo. Inoltre, prevede anche l’inserimento nel sito web del Comune di una sezione speciale dedicata alle biciclette, dove sarà possibile prenotare la punzonatura compilando un apposito modulo e la creazione presso il Comune di un pubblico registro delle biciclette.
Questo piano è innovativo e riguarda un settore, quello della mobilità ciclabile, oggetto della campagna elettorale del sindaco Renzi, ma di cui però abbiamo perso le tracce. Molti gli slogan ma poco di concreto, se non la nomina da parte del sindaco di un consigliere speciale per la bici. Noi riteniamo che la bicicletta debba essere vissuta come completamento del trasporto pubblico.
E nel tentativo di incentivare l’uso della bici come completamento del trasporto pubblico, il Piano prevede l’introduzione del progetto del “bike sharing”, già funzionante in altre città, che mira a coprire lo spazio mancante tra vari mezzi di trasporto pubblico: treno, tram, bus.
Il nostro Piano è un progetto concreto che si oppone agli spot sull’uso della bicicletta fatti dal sindaco Renzi. Prossimamente sarà presentato al Consiglio comunale e se la maggioranza ha buon senso e intenzione di migliorare veramente la mobilità ciclabile non potrà che recepirlo”.
Il consigliere Tenerani, per incentivare l’uso della bicicletta, al pari di altre città europee, ha proposto anche di cercare un accordo con l’Eti (Ente teatrale italiano) e i teatri cittadini per dare la possibilità di avere uno sconto sul biglietto a coloro che decidono di andare a teatro in bici.


ANALISI (SEMISERIA) DEL VOTO

ANALISI (SEMISERIA) DEL VOTO

 

Berlusconi      un guerriero, l’unico a credere nella vittoria da subito (se ci avessero creduto tutti oggi avremmo vinto). Monumento alla libertà, alla voglia di vincere, alla voglia di vivere, Io sto con Silvio.

Bersani           “siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto”, meglio l’imitazione degli sgommati che l’originale. Ha ragione quando dice a quelli del PD: ma cosa volete da me, mi avete scelto voi con le primarie, io smacchiavo giaguari.

Casini             Casini, Casini chi?.

 Di Pietro        ma che c’azzecca lui con queste elezioni, e con la politica.

Fini                 non ha più il seggio in Parlamento, non ha più la casa (a Montecarlo), non ha più la moglie (scappata con un grillino), non ha vergogna perché prenderà € 6.200 al mese di pensione per tutto quello che non ha fatto in Parlamento.

Giannino        indaffarato per i preparativi della sua festa di Laurea si è dimenticato di andare a votare. Bere per fermare il declino.

Grillo              ci sono i grillini (in buona fede) eppoi c’è Grillo e Casaleggio, (due ricchi sessantenni provenienti dalle industrie dell’entertainment e del marketing). Deriva populista.

Monti             dalle stelle alle stalle. Doveva essere il salvatore della patria, ricordategli che è italiano e non tedesco.

Ingoria          il simpatico eroe dei due monti ha dichiarato dopo l’epocale batosta elettorale che «la nostra rivoluzione civile non si ferma qui”, gli hanno già fatto il biglietto solo andata per il Guatemala. Ci mancherà solo l’imitazione di Crozza, dell’originale ne facciamo volentieri a meno.

Vendola         dopo il risultato elettorale ha dovuto rimandare le nozze a data da destinarsi, aveva già comprato abito bianco e fedi.


Il voto non deve essere fuga, la politica non deve essere illusione.

Il voto non deve essere fuga, la politica non deve essere illusione.

Io credo che il voto non debba essere fuga.

In fuga dovrebbero essere tutti qui politici che hanno dato un pessimo esempio, tutti quei politici che non sono riusciti a dare risposte.

A meno di tre giorni dalle elezioni, invece, ho come la sensazione che per molti il voto sia fuga; fuga dai problemi, fuga dai partiti, fuga dalla politica.

Ma dove trova rifugio la fuga degli elettori?

Io sono convinto che il voto non debba essere fuga, ma consapevolezza della propria scelta, e non si sceglie mai contro, si sceglie sempre per qualcosa; non si dovrebbe mai scegliere per chi distrugge, ma per chi costruisce.

Oggi sono a chiedervi di votare PDL, non per le promesse che facciamo, ma per quello che abbiamo fatto in questi anni, per i valori che abbiamo rappresentato.

E’ vero, sono stati commessi molti errori, e credo il più grave sia stato non aver chiesto scusa per questi; si può anche sbagliare, ma bisogna avere il coraggio di ammettere gli sbagli.

Non si dovrebbe mai fuggire, vale per la politica che non dovrebbe mai fuggire dalle proprie promesse e dalle proprie responsabilità, vale per gli elettori che non dovrebbe mai considerare il voto come una fuga.


PERCHE' TI CHIEDO DI VOTARE PDL

Ciao,

Sapete che sono stato candidato alla Camera dei deputati, non lo considero certo un traguardo, ma il raggiungimento di uno degli obiettivi che soltanto grazie al vostro sostegno sono riuscito a raggiungere.

Non mi interessa come andrà a finire, non sono preoccupato se sarò eletto o no, perché ho sempre pensato che la politica fosse passione, impegno e servizio per la collettività, ed ho sempre creduto che la politica non finisce certamente il giorno delle elezioni.

Vi ho chiesto di sostenermi quando sono stato candidato al Consiglio di Quartiere, poi al Consiglio comunale ed oggi vi chiedo di sostenermi anche in questa nuova avventura, il vostro aiuto non è mai venuto meno.

Le prossime elezioni politiche sono un passaggio fondamentale per il nostro paese, per la nostra stessa vita, perché c’è una grande verità, “anche se voi non vi occuperete della politica, la politica si occuperà sempre di voi”.

Molti sono schifati dalla politica di questi ultimi anni, anche io.

I casi Fiorito, Lusi, Belsito, tanto per citare alcuni esempi di tutti i partiti sono la punta di un sistema che non funziona più, sono l’emblema di una classe politica che ha fallito il suo compito.

Ma io non ci sto a chi dice che siamo tutti uguali, lo dice con l’obiettivo di non far cambiare niente, io ed altri come me non siamo come loro, vogliamo cambiare proprio perché ci sono loro.

E’ vero, dobbiamo cambiare la legge elettorale, dimezzare il numero dei parlamentari, abolire il finanziamento pubblico, dobbiamo mettere in carcere e far rendere i soldi a chi ha rubato approfittandosi del ruolo che ricopriva, io credo che comunque questo non può bastare.

La politica, la buona politica deve riappropriarsi del ruolo che gli compete, ha l’obbligo di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, ha il dovere di aiutare chi è rimasto indietro.

Alle prossime elezioni abbiamo da un lato Bersani e Vendola che vogliono governare con Casini Monti e Fini una vera armata Brancaleone, dove troviamo di tutto da chi vuole mettere la patrimoniale, da mettere nuove tasse, a chi pensa che le liberalizzazioni siano l’unica ricetta per rilanciare l’economia, i no tav e i no global troviamo ex democristiani, ex fascisti, ex comunisti, ex magistrati che non potendo più arrestare nessuno decidono di fare politica.

Dall’altra parte abbiamo i nostri valori di sempre, la difesa della famiglia, il supporto allo sviluppo delle nostre imprese, la convinzione profonda che non vi debba essere uno stato di polizia fiscale, che si debbano abbassare le tasse, una scelta chiara dei rapporti internazionali.

Tra Washington e Mosca noi non abbiamo mai avuto dubbi da che parte stare.

Tra le Brigate Rosse e lo Stato noi non abbiamo ami avuto dubbi da che parte stare.

Tra le nostre forze dell’ordine ed i manifestanti incappucciati chele aggrediscono noi non abbiamo ami avuto dubbi da che parte stare.

Noi non abbiamo mai sostenuto che siamo tutti uguali, abbiamo sempre combattuto perché tutti avessero uguali possibilità, le stesse condizioni di partenza, poi ce la giochiamo chi è più bravo va avanti.

Noi siamo per il merito, ed è quello che abbiamo inserito nella nostra riforma della scuola, noi non crediamo che si debba far carriera perché si conosce qualcuno, ma perché si conosce qualcosa, non perché si è figli di, ma perché si è meglio di.

Questa è la scelta che siamo chiamati a fare alle elezioni del 24 e 25 febbraio, la tua scelta sarà decisiva, tutti i sondaggi oggi ci danno molto vicini al centrosinistra, è la stessa situazione del 2006 quando siamo partiti in svantaggio di oltre 10 punti percentuale, ebbene lo sapete poi come è andata a finire? Abbiamo perso soltanto di 30mila voti.

Oggi il tuo voto come capirai potrà essere decisivo, per questo ti chiedo non solo di votare pdl e combattere una battaglia di libertà, ma di cercare di convincere tutte quelle persone indecise che nel 2008 avevano votato centrodestra e che per i più svariati motivi oggi non vogliono votare, a dare nuovamente il loro voto al popolo della libertà per non consegnare il paese in mano alla sinistra.

La vittoria è vicina, io ci credo.

In bocca al lupo a tutti noi.


TARES, INSOSTENIBILE PER FAMIGLIE ED AZIENDE!

Subito un tavolo con associazioni sulla Tares.
Il Comune non applichi l'aumento dello 0,40
Occorre evitare in tutte le maniere l'aumento del costo della tariffa sui rifiuti per famiglie ed aziende che potrebbe derivare dal passaggio da TIA a TARES.
In un momento di crisi come questo famiglie ed imprese non possono subire ulteriori aumenti dalla tasse che significherrebbe mettere ulteriormente in crisi i bilanci.
Così come è stata modulata la TARES non è giusta ne equa, perchè non tiene conto nella formulazione della tariffa di vari fattori, l'ubicazione dell'attività, la tipologia merceologica, la capacità di effettuare raccolta difefrenzaita tanto per fare alcuni esempi.Se a questo ci aggiungiamo che il Comune di Firenze sembrerebbe intenzionato ad applicare il massimo consentito di aumento cioè lo 0,40% questa sarebbe una vera stangata per i fiorentini.
Chiediamo l'apertura imemdiatat di un tavolo con le associazioni di categoria per promuovere una serie di correttivi al testo al prossimo geverno che si insedierà dopo le lezioni di Febbraio.
Oggi le aziende e le famiglie hanno bisogno di sostegno, di politiche fiscali eque, di aiuto, non di ulteriori tasse.

"Ancora una consulenza per 200mila euro, quanto dovranno ancora pagare i fiorentini?"

Swap, gruppo PdL: "Ancora una consulenza per 200mila euro, quanto dovranno ancora pagare i fiorentini?"
Stella: "Dal 2008 ad oggi persi oltre 70 milioni di euro. Ecco la scommessa del Comune di Firenze"

“Quanto dovranno ancora pagare i fiorentini per le scelte sbagliate fatte dagli amministratori? Abbiamo sempre sostenuto che era una scelta sbagliata sottoscrivere swap e che i fiorentini avrebbero pagato per molti anni quella scelta, avevamo ragione. Non solo commissioni occulte, interessi, ma i fiorentini sono costretti a pagare anche consulenze per i derivati”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pdl Marco Stella.

“Ecco infatti che uno degli ultimi provvedimenti dirigenziali del 2012, il numero 15629 del 31 dicembre, riguarda una consulenza per 202.000 euro relativa gli swap, ed in particolare una maggior spesa per incarico allo studio Gregory Rowcliffe Milners di Londra, che segue per il comune di Firenze il ricorso presso l’alta corte di Londra”.
Stella si chiede: “Dopo aver speso dal 2011 oltre 300mila euro di consulenze per gli swap, perché oggi nuove spese? A cosa servono? Occorre fare chiarezza e dire a che punto siamo, ma soprattutto quali sono le prospettive e le intenzioni di questa amministrazione. E' intenzione di questa amministrazione trovare una soluzione trattando con le banche? E quali sono i termini della trattativa? Ancora oggi troppe sono le incertezze sulla stipula dei contratti in derivati che pesano sulle casse del comune e sui fiorentini, occorre mettere un punto fermo”.
“Siamo molto preoccupati per le ripercussioni che la questione swap potrebbe avere sul prossimo bilancio del comune di Firenze, infatti il mark to market ha raggiunto la stratosferica cifra di 84.539.801 euro, una cifra mai toccata prima e che prospetta una vera voragine nei conti del Comune di Firenze. Il mark to market, ovvero il 'costo corrente' dei derivati finanziari, ha registrato un vero e proprio record: ad aprile 2008 aveva un saldo negativo di 16,9 milioni di euro, a dicembre 2009 era diventato di 50milioni di euro,nel 2010 è passato a quasi 55milioni di euro, ad Aprile 2012 è arrivato a 68 milioni di euro, e oggi ad agosto 2012 scopriamo che è arrivato a 84 milioni di euro. Il dato è veramente preoccupante; in soltanto 4 mesi abbiamo perso quasi 20 milioni di euro, se poi il calcolo lo facciamo in un periodo più lungo ci rendiamo conto come dal 2008 ad oggi, in soli 4 anni, abbiamo perso 70 milioni di euro. L'analisi sui dati forniti non lascia spazio ad equivoci rispetto agli swap sottoscritti, sono stati un vero azzardo finito male. Il Comune, quindi i cittadini, grazie alla scommessa fatta dagli amministratori del centrosinistra, su un capitale investito di 270milioni di euro sta perdendo, anche se virtuali, oltre il 30%. Oltre al saldo negativo del mark to market, ogni anno l’amministrazione ci rimette milioni di euro in interessi passivi: nel 2009 abbiamo speso oltre 5 milioni di euro, nel 2010 oltre 10 milioni; nel 2011 più di 9 milioni di euro, e nel 2012 oltre 8 milioni di euro, più di 30 milioni in quattro anni”. Il capogruppo del Pdl continua: “Inoltre, nel marzo 2012 il Comune di Firenze ha affidato ad una società una consulenza tecnico-finanziaria sui contratti in derivati per 14.459 euro. Ci chiediamo: perché una nuova consulenza? Il Comune di Firenze aveva già affidato nel dicembre del 2010 ad un avvocato del foro di Milano, avvocato Iaquinta, una consulenza esterna della durata di 120 giorni per € 24.957, al fine di accertare se se i contratti in derivati sottoscritti dal comune sono regolari. L’avvocato ha addirittura steso per il Comune di Firenze una copiosa relazione, molto dettagliata dove denunciava come il Comune di Firenze avrebbe pagato dal 2006 ad oggi quindi missioni occulte complessive alle banche per 16.440.661 euro e oneri non dovuti per 7.087.585 euro. Se sommiamo le commissioni occulte e gli oneri non dovuti, si arriva alla cifra di 23.528.246 euro di spese sostenute dal Comune di Firenze che avrebbero potuto benissimo essere risparmiate”.
“Siamo seriamente preoccupati per le ripercussioni che potrebbe avere tutta la vicenda sul bilancio del Comune – conclude Stella - abbiamo sempre sostenuto che scommettere i soldi dei fiorentini era un vero errore, ora i fatti ci danno ragione”


RIVEDERE I POTERI DI EQUITALIA

“La revisione dei poteri di Equitalia è un punto fondante del nostro programma. Oltre ad essere un necessario provvedimento di giustizia e di ridefinizione del rapporto tra stato e cittadini, infatti, è anche a tutti gli effetti un atto che ci aiuterà ad uscire dalla recessione.
Non può, infatti, un governo delegare la politica fiscale ad un’agenzia, tanto più quando, come nel nostro caso, si è già spogliato di quella monetaria. Non si può aggredire la crisi senza frecce nel proprio arco, e non si può continuare a lasciare che siano i cittadini e le imprese ad essere aggrediti dallo stato.
Questo non significa non lottare contro l’evasione fiscale. Il governo Berlusconi, nel 2011, ha recuperato 12,8 miliardi di euro all’evasione. Il governo Monti, nel 2012, ha raccolto 12 miliardi. Cioè meno di quanto si era fatto l’anno prima senza utilizzare metodi terroristici e proclami demagogici che hanno avuto soltanto l’effetto di rallentare ulteriormente i consumi“.