05.24 inceneritore“Come verranno recuperati i soldi utilizzati per le opere di mitigazione?”

 

“Ora che il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi sull’inceneritore di Case Passerini, la Toscana è a rischio collasso. La Giunta Regionale porti celermente in aula il nuovo piano dei rifiuti, alla luce di questa novità che scompagina i piani fatti finora. Non c’è un minuto da perdere”. Lo chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) e il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea toscana, Maurizio Marchetti. “A questo punto – sottolineano – ci sarà da pagare una penale a Q-Thermo, l’azienda che doveva costruire l’inceneritore, comprensiva del mancato guadagno: una cifra che parte dai 14 milioni già spesi e potrebbe salire sopra i 30. Ma, senza quell’impianto, anche arrivando a differenziare il 70% dei rifiuti nel nostro territorio, occorrerà pagare una cifra, annuale, intorno ai 36 milioni di euro l’anno per le 240 mila tonnellate che dovranno finire in discarica o bruciate, altrove”.

Marchetti e Stella si chiedono anche “come verranno recuperati i soldi spesi nel corso degli anni per le opere di mitigazione volte ad azzerare l’impatto ambientale dell’impianto, che ormai non verrà più realizzato. La Provincia di Firenze – ricordano – decise nel 2006 di piantare 24mila alberi nell’area del termovalorizzatore per migliorare la qualità dell’aria e di realizzare opere per migliorare la viabilità. Nel gennaio 2007, Regione Toscana, le Province di Firenze, Prato e Pistoia e i Sindaci dei Comuni interessati siglarono un accordo e stanziarono 14 milioni di euro per favorire buone pratiche ambientali. Sono soldi dei cittadini, che in qualche modo dovranno tornare alla collettività”.