Il Primo atto del PD in questa XI legislatura regionale della Toscana è stato quello di nominare il coordinatore della segreteria regionale del Partito Democratico Consigliere di amministrazione di Firenze Fiera. Questo è quello che è successo stamani in seconda commissione. Siamo rimasti onestamente basiti da tale comportamento, e tutto questo naturalmente è successo senza che prima nessuno coinvolgesse o informasse le opposizioni. Consideriamo Firenze Fiera una società strategica per il territorio toscano e per la nostra economia, crediamo fortemente nell’economia fieristica e congressuale e abbiamo sempre messo avanti gli interessi del territorio rispetto alla politica, a maggior ragione in questo momento di grave crisi del settore fieristico e congressuale”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“Abbiamo anche dato il nostro assenso convinto alla misura che ci era stata presentata di 2 milioni di euro per il sostegno agli enti fieristici – spiega Stella -. Proprio per questo ad inizio della discussione abbiamo chiesto di rinviare la nomina alla prossima settimana, in modo da avere il tempo di valutare insieme i profili e scegliere quello migliore per la guida dell’ente fieristico più importante che abbiamo in Toscana. Ma a questa richiesta ci è stato risposto di no! Addirittura, tra i consiglieri di maggioranza, c’è chi sosteneva che il bilancio di Firenze Fiera del 2019 dovesse ancora essere approvato, quando in realtà è stato approvato nel cda di giugno. Prima si fanno i richiami alla collaborazione, poi si fa esattamente l’opposto”.

“Non vogliamo scegliere noi nome, a noi non interessano le poltrone, ma ci piacerebbe condividere profilo e strategia – precisa il capogruppo di Forza Italia -. A noi interessa quale futuro avrà Firenze Fiera. Cosa intende fare la Regione Toscana che è il socio di maggioranza? Quali saranno i partner futuri dell’ente fieristico? Ci troviamo ad una vera rivoluzione del mondo delle fiere e dei congressi, non possiamo farci trovare impreparati, e questo ragionamento riguarda anche la Fiera di Arezzo e la fiera di Carrara: dobbiamo individuare le vocazioni di questi enti fieristici e il loro sviluppo, dovremmo scegliere il partner migliore per Firenze per stare al passo con i tempi e soprattutto essere competitivi, questi sono gli aspetti che ci interessano, non certo i nomi. Purtroppo apprendiamo che per il Pd vengono prima i nomi. Non abbiamo niente contro Lorenzo Becattini, conosciamo la sua storia e la sua professionalità, ma il metodo usato è inaccettabile”.