“Sono anni che ci battiamo contro i consorzi di bonifica e per la correttezza delle procedure. Ora la commissione tributaria di Firenze si è pronunciata e ha riconosciuto la validità dellae nostre tesi: se nel bollettino dei Consorzi di Bonifica non è specificato il reale beneficio che ne deriva per l’immobile per il quale il proprietario è chiamato a pagare, allora quel bollettino non va pagato. Questo però non basta, ora i consorzi rimborsino i cittadini che hanno pagato! Chi chiederà scusa? Di chi sono le responsabilità?”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

“Da anni solleviamo la questione, ma tutti hanno fatto finta di niente – accusa Stella -. In Toscana i Consorzi sono sei, hanno più di 500 dipendenti e bilanci per 132 milioni di euro. I toscani hanno una possibilità, quella di rimandare di 4 mesi il pagamento, la scadenza del 31 luglio non è tassativa. Nel frattempo noi abbiamo messo in mano la questione a un pool di avvocati, per studiare un ricorso alla commissione tributaria, perché siamo convinti che i toscani paghino già abbastanza tasse. Nel 2016 i cittadini della nostra regione hanno versato 630 milioni di tasse, sono abbastanza per pagare anche le opere di messa in sicurezza di fiumi e torrenti. Tra l’altro i fiorentini pagano anche una delle bollette più salate d’Italia, quella di Publiacqua, che dal 2004 a oggi è aumentata del 64%, mentre la società nell’ultimo anno ha fatto 29 milioni di utili”.

“Dunque, l’importo non è dovuto, e le sentenze del 2012, del 2015 e della Cassazione del 2016 sono molto chiare al riguardo – ricorda Stella -. In particolare, con sentenza 12576 del 2016 la Cassazione stabilisce che l’impugnazione del piano di classifica da parte del consorziato obbliga il consorzio di bonifica a provare la vantaggiosità dell’attività consortile. L’adozione del piano di classifica ingenera una presunzione di vantaggiosità dell’attività di bonifica svolta dal consorzio per i fondi ricompresi nell’area di intervento; peraltro, qualora il piano di classifica venga specificamente impugnato dal consorziato, la vantaggiosità deve essere provata ad onere del consorzio”, aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale citando la sentenza. Per questo motivo, “invitiamo i cittadini a non pagare e a fare ricorso. I nostri uffici – annuncia Stella – sono a disposizione per le istanze legali. Chi vuole potrà scriverci a scrivi@marcostella.it o contattarci allo 055/2387750, oppure al nostro numero Whatsapp 331/5279611”.