Sanità, Stella e Gorlandi (FI): "Venti mesi per una mammografia. Nella Toscana di Rossi si rischia la morte"

"Quando il centrodestra governerà la Regione, servizi sanitari efficienti"

04.23 mammografia ritardi

"Un'anziana donna lunigianese si è presentata il 18 novembre 2017 al CUP di Aulla, per prenotare un importante esame prescritto dal suo medico curante, una mammografia bilaterale. Fin qui nulla di strano, se non per la data di erogazione dell'esame diagnostico: martedì 9 luglio 2019, all'ospedale di Carrara. Ma come è possibile che ci vogliano 20 mesi, quasi due anni, per un esame così delicato come una mammografia? Nella Toscana di Rossi si rischia di morire a causa delle inefficienze della sanità, perché in 20 mesi un eventuale tumore al seno fa in tempo a svilupparsi e a propagarsi in maniera irreversibile nel corpo di una donna: è indecente e inaccettabile". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e Juri Gorlandi, coordinatore toscano di Forza Italia Giovani.

"Altro che sanità all'avanguardia, qui siamo a livelli da Terzo Mondo - accusano Stella e Gorlandi -. E' inaccettabile offrire servizi del genere a una persona che paga tasse salate ogni anno, facendole rischiare la vita. I tre quarti del bilancio della Regione Toscana vanno al sistema sanitario: come è possibile che esistano tempi di attesa così lunghi? E nel frattempo, il governatore Rossi e la sua giunta si permettono anche il lusso di stanziare 2 milioni di euro per le cure dentistiche ai migranti. Come può il consigliere regionale del Pd, Bugliani, affermare (come ha fatto qualche mese fa) che non esiste nessun disservizio e che, anzi, ci sono nuovi mammografi?".

"Il tumore al seno è la neoplasia più frequente in assoluto per incidenza nella popolazione femminile- sottolineano i due esponenti di Forza Italia -. Rappresenta il 22% di tutti i tumori ed è la seconda causa di morte per tumore; il 65% dei casi si manifesta in donne con oltre 65 anni di età. Quando il centrodestra governerà la Regione Toscana, offriremo servizi sanitari efficienti e tempestivi. E' ora di dire basta ai tagli al 118, a liste d'attesa infinite, alla dismissione dei nostri ospedali montani e a tutte le prestazioni sanitarie che da diritto diventano miraggio. Il diritto alla salute è un diritto basilare, fondamentale, ed è gravissimo che la Giunta Rossi non riesca a garantirlo". Sulla vicenda, Stella ha presentato un'interrogazione urgente.

 


Consorzi di Bonifica, Stella e Internò (FI): "Al via ricorso al Difensore Civico regionale contro bollettini pagamento”

"Sono enti inutili, vanno chiusi. Oltre 50% bilanci vanno a esternalizzazione lavori”

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“Oggi parte l'iniziativa di Forza Italia per avviare le procedure per il ricorso al Difensore Civico regionale da parte di quei cittadini che hanno ricevuto l'avviso bonario di pagamento dei bollettini dei Consorzi di Bonifica. Abbiamo preparato il modulo, potete contattare i nostri uffici all'indirizzo segreteria.stella@consiglio.regione.toscana.it. Per noi è chiaro che i Consorzi di Bonifica non svolgono al meglio il loro ruolo e siamo convinti che la cosa migliore, per il bene di tutti, sia quella di chiuderli e di riportare in capo all’Ente Regione la tutela dell’assetto idrogeologico, come chiede una mozione di Forza Italia votata all'assemblea regionale. Le tasse versate dai toscani sono abbastanza per pagare anche le opere di messa in sicurezza dei torrenti". Lo ha affermato oggi, nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale per presentare l'iniziativa, il vicepresidente dell'Assemblea toscana, Marco Stella (Forza Italia), insieme alla vicecoordinatrice fiorentina di FI, Mariagrazia Internò.

"A cosa servono oggi i consorzi di bonifica? A pagare gli stipendi ai dirigenti? A esternalizzare i lavori? Oggi, su un bilancio di 132 milioni di euro dei 6 consorzi toscani - ha illustrato Stella - oltre il 50% di questi fondi vengono dati a cooperative per svolgere i lavori di pulizia dei torrenti, quando invece ci sono 501 dipendenti. In Toscana, negli ultimi due anni, sono esondati 38 tra fiumi e torrenti e francamente non si capisce quale opera di pulizia e contenimento degli argini svolgano i consorzi di bonifica, se questi sono i risultati. Per questo diciamo ai toscani di non pagare i bollettini e di fare ricorso. I lavori di pulizia dei corsi d'acqua vanno pagati con la fiscalità generale".

"Il Pd, con la riforma dei consorzi di bonifica - hanno evidenziato Internò e Stella - ha permesso che venisse raddoppiato l'importo dei contributi e ha esteso la platea dei contribuenti, aggiungendo l'ennesima imposta. Basta gabelle e contributi a carico della proprietà. In questi giorni siamo stati tempestati di telefonate di cittadini, scandalizzati giustamente dalle cartelle di pagamento ricevute. I consorzi ci devono delle spiegazioni, e ci devono spiegare soprattutto nel dettaglio come utilizzano questi fondi, come useranno il surplus di denaro che affluirà nelle loro casse".

"Come se non bastasse - hanno spiegato i due esponenti di Forza Italia - bisogna ricordare che oltretutto i fiorentini pagano anche una delle bollette più salate d'Italia, quella di Publiacqua, che dal 2004 a oggi è aumentata del 64%, mentre la società nel 2017 ha fatto 29 milioni di utili. Se noi conquisteremo la Regione Toscana nel 2020, come centrodestra, aboliremo i Consorzi di bonifica e abbasseremo le tasse: questa è una promessa".

 


Firenze, Stella (FI): "Ztl estiva no-stop grave errore, Comune non commetta nuovo sbaglio"

"Provvedimento fallimentare che penalizza residenti e attività economiche"

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"Palazzo Vecchio non ripeta l'errore dello scorso anno: per locali, ristoranti ed esercizi commerciali del centro storico, la Ztl estiva estesa dal giovedì mattina al sabato pomeriggio è stata una sconfitta, con cali enormi delle presenze e dei fatturati. Per questo chiediamo al sindaco di non varare il provvedimento che chiuderà da giugno a settembre il centro storico, per evitare di rovinare ulteriormente a livello economico gli esercenti fiorentini. A rimetterci saranno anche i residenti, che saranno isolati da amici e parenti per 3 giorni a settimana". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

"Le organizzazioni di categoria - sottolinea Stella - hanno tracciato un bilancio a tinte fosche del provvedimento sperimentato lo scorso anno. Le presenze nei locali del centro sono calate del 60-70%, i fatturati hanno subito una contrazione superiore al 30%. Sono numeri drammatici, ed è inaccettabile che il Comune di Firenze abbia fatto sapere che non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Noi sosteniamo negozianti ed esercenti del centro e chiediamo il ritiro immediato di una norma senza senso".

"Tra l’altro - aggiunge il vicepresidente dell'assemblea toscana - la chiusura del centro della città ha dimostrato di non avere alcun valore a livello pratico nell'eliminazione delle soste selvagge, e non ha incentivato minimamente l'uso di mezzi pubblici o bus navetta. Si è trattato di una norma dannosa e inefficace, come avevamo previsto sin dal giorno in cui il sindaco l'ha annunciata lo scorso anno, e ribadiamo il nostro giudizio. Purtroppo siamo di fronte a un'amministrazione che cede alla volontà di comitati che, oltre ad aver fatto saltare i parcheggi sotterranei in centro, non rappresentano le istanze della popolazione, di cui si autoproclamano paladini".


Bolkestein, mozione Stella (FI)-Montemagni (Lega): "Escludere balneari e ambulanti da applicazione direttiva"

"Dopo dichiarazioni ex commissario Ue che l'ha redatta, linea interpretativa chiara"

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"Dopo le dichiarazioni dell'ex commissario europeo Frits Bolkestein, appare evidente che la linea interpretativa che sosteniamo da anni come centrodestra era quella corretta: per questo adesso chiediamo che le assemblee legislative a livello nazionale e locale deliberino in maniera chiara che ambulanti e balneari devono essere esclusi dall'applicazione della direttiva Ue Bolkestein". Lo chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e la capogruppo della Lega a Palazzo del Pegaso, Elisa Montemagni, che oggi hanno presentato una mozione che chiede alla Giunta toscana di "impegnarsi presso il Governo, la Conferenza Stato-Regioni e i Comuni, per quanto di loro competenza, affinché si deliberi in maniera chiara e senza fraintendimenti che le concessioni demaniali marittime e le concessioni per il commercio ambulante su suolo pubblico (fiere, chioschi e mercati) vengano escluse dall'applicazione della direttiva Bolkestein".

"Grazie all'ex commissario Bolkestein - dichiarano Stella e Montemagni - finalmente abbiamo la conferma che la direttiva che porta il suo nome va letta come noi diciamo da sempre. In virtù della concessione, ha detto Bolkestein, i concessionari demaniali possiedono suolo e strutture, quindi la concessione è un bene, non è un servizio. 'Non capisco come una concessione demaniale possa essere considerata un servizio', ha dichiarato l'ex responsabile per il mercato interno e la concorrenza della Commissione Ue. Stesso discorso va esteso agli ambulanti, che 'occupano' anziché 'sfruttare' il suolo pubblico, lo fanno solo per poche ore alla settimana e non vendono 'risorse naturali limitate', ma semplicemente la loro merce. Quindi l'esclusione dall'applicazione della direttiva Ue vale per entrambi i settori".

"Adesso la politica deve fare la sua parte - è l'appello dei due consiglieri regionali del centrodestra - e muoversi compatta a sostegno di due categorie che creano benessere e occupazione nella nostra regione e in tutto il Paese. Si sta parlando di 30mila imprese con 300mila addetti compreso l'indotto per i balneari, e di 192mila imprese con 400mila addetti per gli ambulanti. E' impensabile non tutelare questi due comparti centrali nell'economia dell'Italia e della Toscana, bisogna agire presto a livello normativo per salvare posti di lavoro e investimenti".


Sicurezza/Toscana, Stella (FI): "Presentato nostro pacchetto in Consiglio regionale, Sinistra lo voti"

“Più forze dell'ordine, espulsione immediata per immigrati irregolari e corsi autodifesa per le donne”

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"Da quel che si legge sui giornali, la sinistra toscana si è improvvisamente scoperta paladina della sicurezza, forse dopo i catastrofici risultati delle elezioni politiche del 4 marzo. Ne prendiamo atto e ce ne rallegriamo. Oggi abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale, con un nostro 'pacchetto sicurezza': a questo punto siamo certi che quando verrà calendarizzato il nostro atto, le forze di maggioranza (Pd e LeU) non avranno alcun problema a votare a favore". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

Nella mozione si chiede che siano deliberati: aumenti di organico delle forze dell’ordine per il controllo delle strade, sia notturno che diurno; aumenti per gli stipendi delle forze dell’ordine; che siano riconosciute al comparto le necessarie dotazioni finanziarie utili a garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze dei cittadini e alle crescenti situazioni di criminalità che si verificano quotidianamente nel nostro Paese; aumenti per gli stazionamenti di bilancio regionale da destinare al tema sicurezza, sia a livello gestionale che a livello di incentivazione di iniziative da attivarsi presso enti locali attraverso bandi regionali. Viene anche chiesta l’espulsione immediata di immigrati irregolari.

"Vanno prese misure effettive anti degrado - si legge ancora nel pacchetto sicurezza presentato da Stella -. Devono essere predisposti corsi di autodifesa gratuiti per le donne e vanno aumentati i fondi per l’illuminazione delle strade e gli impianti di sorveglianza negli agglomerati urbani e nelle città. Quello della sicurezza è un tema serio, che riguarda la vita quotidiana di tutti noi. Quest'anno, all'apertura dell'anno giudiziario a fine gennaio, la magistratura e le forze dell'ordine hanno sottolineato l'aumento costante dei reati in Toscana, evidenziando anche il grave problema del consolidamento della mafia cinese nella nostra regione. Il presidente della corte di appello di Firenze ha evidenziato l'aumento (+19,7%) di delitti contro la vita; +30,6% delitti contro il patrimonio; +31,8% delitti in materia di stupefacenti; +29,5% delitti contro la libertà individuale tra cui le violenze sessuali; +41,7% reati contro la famiglia. Alla corte di appello i processi penali sono aumentati del 24,3% ed è in preoccupante crescita anche il numero di omicidi volontari. Chi amministra deve dare risposte concrete e tempestive".

 


Sicurezza, Stella (FI): "Rossi vuole 20mila poliziotti di quartiere? Pensi a risolvere problemi Toscana"

"Non si è mai occupato di degrado e crimine, faceva foto con i Rom..."

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"Il governatore - osserva Stella - parla più come leader in pectore di LeU, o di come si chiamerà la sinistra radicale in futuro. Dimentica però, o finge di dimenticare, che proprio quell'area politica avversa da sempre le politiche sulla sicurezza, derubricate a 'tema di destra'. Rossi pensi a risolvere i problemi della Toscana, una regione che si sta impoverendo e che vede tante aziende e partite Iva chiudere bottega. Quando poi il Presidente della Giunta regionale pensa di trovare nuove risorse per gli agenti di quartiere regolarizzando gli immigrati clandestini, mostra il suo vero volto: quello di un politico rimasto sempre un comunista". "Mi stupisco che il governatore Rossi - sottolinea Stella - scopra solo adesso il problema sicurezza. Eppure anche quest'anno, all'apertura dell'anno giudiziario a fine gennaio, la magistratura e le forze dell'ordine hanno sottolineato l'aumento costante dei reati in Toscana, evidenziando anche il grave problema del consolidamento della mafia cinese nella nostra regione. Il presidente della corte di appello di Firenze ha evidenziato l'aumento (+19,7%) di delitti contro la vita; +30,6% delitti contro il patrimonio; +31,8% delitti in materia di stupefacenti; +29,5% delitti contro la libertà individuale tra cui le violenze sessuali; +41,7% reati contro la famiglia. Alla corte di appello i processi penali sono aumentati del 24,3% ed è in preoccupante crescita anche il numero di omicidi volontari. Noi lo diciamo da anni, inascoltati proprio da Rossi e dalla sinistra che ora si riscoprono paladini (non credibili) di ordine e sicurezza".


M5S, Stella (FI): "Gravissimi insulti a Berlusconi, consigliere grillino si dimetta"

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"Ormai si è passato il segno! Gli auguri di morte al Presidente Berlusconi comparsi sul profilo Facebook di Rajinder Singh, consigliere comunale e capogruppo del M5S a Campagnola Emilia, sono di una gravità inaudita e rappresentano un ulteriore passo verso l'imbarbarimento della politica in Italia". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il post del politico grillino emiliano ("Berlusca, se vuoi risolvere tu la situazione in Siria, muori è l'unico modo").

"Purtroppo il Movimento 5 Stelle ci ha abituato da tempo - osserva Stella - all'uso dell'insulto e dell'offesa come arma politica, mostrando scarso rispetto per le istituzioni e per le persone. Per loro gli avversari politici sono nemici da abbattere. Ora siamo arrivati addirittura agli auguri di morte. L'auspicio è che il consigliere Singh si dimetta, o che il Movimento 5 Stelle lo espella dal partito".


Cave, Stella-Bergamini-Mallegni (FI): "Proroga legge non risolve i problemi"

"Centrodestra al governo della Toscana valorizzerà distretto marmo"

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"Forza Italia ha votato (in II Commissione del Consiglio regionale) a favore della proroga della legge 35/2015 in materia di cave, per consentire ai Comuni di rilasciare le autorizzazioni alla coltivazione delle cave. Abbiamo votato per senso di responsabilità, ma siamo consapevoli che una proroga non risolve i problemi. Quando il centrodestra arriverà al governo della Regione Toscana, il distretto del marmo sarà valorizzato in modo adeguato". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), insieme a Deborah Bergamini e Massimo Mallegni, rispettivamente deputata e senatore di FI eletti in Toscana.

"E' l'impianto legislativo a dover essere modificato nel suo complesso - sottolineano i tre esponenti azzurri -. Non vogliamo aste per le cave. Non è possibile mettere in discussione anni di impegno, lavoro ed investimenti. Quindi è impossibile mantenere in essere una norma come la legge 65 e il Pit che, piuttosto che inserire criteri di premialità per le aziende che fanno escavazione e lavorazione, prevede solo una lunga serie di divieti e obblighi. Non sono questi gli strumenti per favorire il 50% della lavorazione in loco ed il conseguenze mantenimento della filiera".

"La filosofia è completamente sbagliata e anacronistica - accusano Mallegni, Bergamini e Stella -. Le leggi 65, il Pit e la Legge 35 così come concepite, sono contrarie alla storia e alla cultura delle aziende del distretto apuo-versiliese. La legge 35 è sorpassata, non è al passo con i tempi. Dobbiamo mettere le aziende nelle condizioni di avere incentivi ancora più importanti per la lavorazione in loco. L'unico modo per cambiare la Toscana in maniera radicale è cambiare la governance della Regione e portare il centrodestra alla guida di Palazzo Sacrati Strozzi".


Tramvia Firenze, Stella e Razzanelli (FI): "Si chiariscano responsabilità per foresta di pali"

"C'era progetto senza pali del 2013, perché è stato approvato l'obbrobrio attuale?"

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"Un progetto preso in esame dai tecnici di Palazzo Vecchio nel 2013 prevedeva la possibilità di utilizzare la nuova tecnologia 'tramwave', cioè la possibilità di alimentare il tram da terra evitando l'invasiva catenaria di pali già utilizzata per la linea 1. Perché è stato poi scelto il sistema attuale, che ha prodotto la foresta di pali neri che deturpa la zona della stazione ferroviaria di Firenze? Chiediamo che l'Amministrazione comunale stabilisca le responsabilità per quella scelta, e chi è colpevole paghi per questa grave ferita inferta al nostro patrimonio architettonico e urbanistico". Lo chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia, e il vicecapogruppo di FI al Comune di Firenze, Mario Razzanelli.

"Senza i pali, e con la tecnologia tramwave - sottolineano Stella e Razzanelli - non solo ci avrebbe guadagnato l'estica, ma la sede stradale occupata dalla tramvia si sarebbe ridotta da 7,50 a 6 metri. E un metro e mezzo di carreggiata libera in più nelle strette strade fiorentine sarebbe stata cosa buona e utile. Infine, la nuova tecnologia senza pali avrebbe consentito un risparmio energetico, mantenendo per i tram la stessa velocità commerciale. Perché, a fronte di vantaggi così chiari emersi durante un incontro di 5 anni fa a Palazzo Vecchio, gli amministratori hanno lasciato che si portasse avanti il progetto poi messo in pratica? Sarebbe un atto di grande onestà intellettuale prendersi le proprie responsabilità, invece di giocare a scaricabarile sui giornali, come sta avvenendo in questi giorni".

"Quella bruttura rovina la vista della stazione, capolavoro dell'arte razionalista di Michelucci, e del complesso della basilica di Santa Maria Novella. I pali vanno tolti - ribadiscono i due esponenti fiorentini di Forza Italia -. Ci auguriamo che per eventuali progetti futuri di attraversamento del centro storico, la Giunta comunale prenda in seria considerazione il progetto di micrometropolitana, come andiamo dicendo da anni. Solo passando sotto la superficie stradale si possono evitare danni come quelli alla stazione e lasciare libera la sede stradale, combattendo così davvero il traffico. Anche in questa occasione, la sinistra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza a governare e amministrare Firenze".


Tramvia, Stella (FI): “Foresta di pali danno incalcolabile a patrimonio architettonico e urbanistico Firenze”

"Ancora una volta si dimostra inadeguatezza sinistra ad amministrare"

04.13 tramvia

“La foresta di pali neri che è spuntata in zona stazione rappresenta un danno incalcolabile al patrimonio urbanistico e architettonico di Firenze. Quella bruttura rovina la vista della stazione, capolavoro dell’arte razionalista di Michelucci, e del complesso della basilica di Santa Maria Novella. Il tutto nell’area dello scalo ferroviario principale di Firenze, che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, dal quale ogni anno transitano milioni di turisti. Dov’erano gli amministratori quando si approvava questo progetto invasivo?”. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia.

“Vedere le foto dei sistemi tramviari di altre città italiane come Padova e Bologna, o straniere, dotati di mezzi che viaggiano senza pali e fili, ma con batterie e sistema wireless con alimentazione proveniente dal basso, è un colpo al cuore – sottolinea Stella -. Si poteva fare così anche da noi, se solo gli amministratori locali avessero prestato attenzione al progetto. Ancora una volta la sinistra ha dimostrato la sua inadeguatezza a governare, soprattutto una città come Firenze il cui centro storico è da decenni patrimonio artistico dell’umanità, protetto dall’Unesco”.