“La Toscana si batta contro l’estensione a livello europeo della norma irlandese che punta a introdurre gli health warnings nelle etichette di vino, sulla scorta di quanto avvenuto per le sigarette, una norma che danneggia la produzione enologica italiana e viola il principio della libera circolazione delle merci con pesanti ripercussioni sul mercato interno ed effetti distorsivi sugli scambi intracomunitari”. È quanto chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato una mozione sull’argomento.

“Il consumo moderato e responsabile del vino, in particolare all’interno della dieta mediterranea e combinata con un sano stile di vita, è del tutto compatibile con una vita sana – ricorda Stella -. Affermare che il consumo di alcol sia da considerare dannoso a prescindere dalle quantità assunte e dalla tipologia della bevanda, introdurrebbe un assunto erroneo e pericoloso. E tutte le Associazioni di categoria italiane sono preoccupate di una demonizzazione tout court del vino”.

“Il vero rischio contenuto nel Piano d’azione Ue – evidenzia Stella – è quello che deriva dalla sostanziale equiparazione del vino agli altri prodotti alcolici non soltanto sul piano salutistico, ma anche su quello delle regole di packaging e soprattutto fiscale, cancellando decenni di regolamentazione ad hoc che il vino europeo si è guadagnato in funzione del suo essere cardine delle tradizioni alimentari di molti paesi europei, che ne contemplano un consumo moderato spesso associato ai pasti e legato alla convivialità. Modalità queste, distanti anni luce dal consumo smodato di superalcolici contro cui combattono da anni soprattutto i paesi del Nord Europa”.

“In Toscana il paniere di produzioni vinicole di qualità è ricco, con 58 produzioni a denominazione (52 Dop e 6 Igp), con 1.183 milioni di euro di impatto economico. Nel 2021 la Toscana è stata la regione che più di altre ha investito in superfici a vino Dop (57mila ettari). La sola filiera del vino Dop coinvolge 5.893 operatori, il cui lavoro proietta la Toscana al terzo posto in Italia per impatto economico a livello nazionale”, spiega il capogruppo di Forza Italia, che nella mozione chiede alla Regione Toscana di “tutelare l’identità produttiva e gastronomica della nostra Regione, ponendo a livello nazionale la questione della non opportunità della decisione della Commissione Europea”.