“Nessun salvataggio della Giunta regionale toscana da parte di Forza Italia, ieri in aula, sulla mozione riguardante l’acquisto di apparecchiature robotiche in sanità. Noi, anzi, siamo così determinati ad andare fino in fondo, che chiediamo da oggi l’istituzione della ‘Commissione di inchiesta sulle spese sanitarie in Toscana’, come prevede l’articolo 21 del nostro Statuto; per attivare la Commissione, servono le firme di un quinto dei consiglieri regionali, che siamo certi non mancheranno”. Lo annunciano il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea toscana, Maurizio Marchetti, e il vicepresidente del Consiglio, (FI).

“Siamo stati gli unici a non accontentarci di una semplice mozione – sottolineano Marchetti e Stella – ma a chiedere un approfondimento serio in commissione, con carte alla mano e fuori dall’orbita delle logiche correntizie interne al Pd che hanno animato le posizioni di ieri, con schieramenti pro o contro Saccardi, renziani e non, zingarettiani e non. Tutte dinamiche che non debbono nemmeno sfiorare materie così delicate. Lo abbiamo ottenuto, tanto è vero che la mozione è stata rinviata in Terza Commissione. Se si devono interrompere i contratti in essere, ci devono essere presupposti giuridici inequivocabili. La robotica è un elemento essenziale del Sistema Sanitario Regionale, è uno strumento utile per far abbattere i tempi di attesa, diminuire il dolore e alcuni effetti collaterali indesiderati. Per questo non possiamo dire stop alla robotica tout court, ma occorre valutare risultati ed effetti con i dati alla mano”.

“Riteniamo che la vicenda in questione sia un’opportunità per attivare una commissione d’inchiesta – spiegano i due esponenti forzisti – che passi al setaccio tutti i conti e le spese del sistema sanitario toscano. E’ un’opportunità sulla quale dovrebbe trovarsi d’accordo non solo l’opposizione, ma anche la maggioranza. Quando si parla di sanità e di soldi pubblici, chiarezza e trasparenza sono un obbligo imprescindibile. Questa commissione servirà ad appurare anche se vi sono state irregolarità e macchinari pagati più del prezzo dovuto e se vi sono stati vantaggi personali per qualcuno, nell’acquisto di robot come di altri beni e servizi”.