“La revisione dei poteri di Equitalia è un punto fondante del nostro programma. Oltre ad essere un necessario provvedimento di giustizia e di ridefinizione del rapporto tra stato e cittadini, infatti, è anche a tutti gli effetti un atto che ci aiuterà ad uscire dalla recessione.
Non può, infatti, un governo delegare la politica fiscale ad un’agenzia, tanto più quando, come nel nostro caso, si è già spogliato di quella monetaria. Non si può aggredire la crisi senza frecce nel proprio arco, e non si può continuare a lasciare che siano i cittadini e le imprese ad essere aggrediti dallo stato.
Questo non significa non lottare contro l’evasione fiscale. Il governo Berlusconi, nel 2011, ha recuperato 12,8 miliardi di euro all’evasione. Il governo Monti, nel 2012, ha raccolto 12 miliardi. Cioè meno di quanto si era fatto l’anno prima senza utilizzare metodi terroristici e proclami demagogici che hanno avuto soltanto l’effetto di rallentare ulteriormente i consumi“.