23/07/2013
Dehors, Stella (PdL) e Alessandri (FdI): “Perché le nuove richieste vengono bocciate? Ci sono esercizi di serie A e di serie B?”
“No ad un ritorno al passato basato sulla discrezionalità. Se si ravvisano problemi, si cambi prima il regolamento”

“Perché le richieste di autorizzazione per nuovi dehors vengono sistematicamente bocciate o addirittura rimangono senza risposta? Abbiamo avuto numerose segnalazioni di nuove attività di somministrazione che non hanno ottenuto l’autorizzazione all’installazione di un dehors.
Ci domandiamo perché le pratiche vengono bocciate? Quali sono i motivi dei rigetti?”. Queste le domande poste all’amministrazione dal capogruppo PdL Marco Stella insieme al collega di Fratelli d’Italia Stefano Alessandri.
“Abbiamo sempre posto il problema della discrezionalità e ci siamo battuti affinché si coniugasse il decoro della città con la garanzia che tutti avessero gli stessi diritti – hanno aggiunto gli esponenti del centrodestra –. Per questo, dopo anni di anarchia, abbiamo promosso per primi e sostenuto la stesura di un regolamento ad hoc. Da alcuni anni infatti, esistono regole certe e chiare per chiunque voglia richiedere un’occupazione di suolo pubblico per il ristoro all’aperto. I dinieghi, del tutto arbitrari, delle ultime settimane, rischiano di vanificare il lungo lavoro svolto dagli uffici e dal consiglio.
Diventa del tutto inutile promuovere concorsi di idee e perdere tempo nella stesura dei regolamenti quando poi ci ritroviamo all’ennesimo atto di discrezionalità che ci riporta indietro di dieci anni”.
“Non esistono esercenti di serie A e di serie B – sottolineano Stella e Alessandri –. Laddove i progetti presentati rispettano il regolamento, le nuove richieste per i dehors devono essere autorizzate.
È politicamente condivisibile la tesi sostenuta da alcuni membri della Giunta che il livello raggiunto dalle occupazioni di suolo pubblico per tavolini in alcune zone del centro storico sia arrivato al limite. Ma allora dobbiamo modificare il regolamento dei dehors introducendo il concetto di “sostenibilità delle areee” ed in base a questo dare il diniego”.
“Occorre dividere l’area del centro storico in zone ed in base a queste individuare dei criteri di sostenibilità di occupazione pubblica dei dehors, quando questi sono superati non si autorizza più nessuna nuova struttura, ma oggi senza la modifica del regolamento questo non è possibile e le nuove richieste devono essere autorizzate” hanno concluso i due consiglieri.

(fdr)