L’inchiesta della GdF di Prato ha scoperto truffe milionarie ai danni della Regione Toscana, e quindi ai danni dei cittadini toscani. Si profilano reati gravissimi, e per questo chiediamo al governatore Enrico Rossi e all’assessore competente di venire subito in aula la prossima settimana a riferire sulla vicenda. Vogliamo risposte chiare ed esaustive”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ha presentato un’interrogazione urgente.
“L’inchiesta delle fiamme gialle pratesi – ricorda Stella – ha scoperto decine di milioni di mascherine non a norma, per una truffa al momento calcolata in 42 milioni di euro. I dispositivi di protezione erano prodotti da lavoratori in nero in decine di aziende cinesi di Prato e poi vendute a Protezione Civile ed Estar, la centrale di acquisti della Regione Toscana. Sfruttamento del lavoro e violazioni alla sicurezza, intermediazione illecita, frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato, sono solo alcuni dei reati contestati ai titolari di 28 ditte del distretto tessile, tutti di nazionalità cinese. Tredici gli arresti, 90 i lavoratori irregolari individuati e milioni le mascherine sequestrate”.
In particolare, chiede Stella nell’interrogazione “vorremmo sapere dal presidente Rossi e dall’assessore competente chi ha scelto le aziende produttrici, come è stato assegnato l’appalto, quante mascherine sono state ordinate alle aziende oggetto dell’indagine e quante ne hanno effettivamente prodotte. Ma anche – precisa il vicepresidente dell’Assemblea toscana – quale Ente le ha certificate, quali test sono stati effettuati, a che prezzo sono state acquistate e dove sono state distribuite. Sono tutti interrogativi che necessitano di risposte urgenti”.