Si aggrava il bilancio dell’epidemia scoppiata in Cina causata da un nuovo coronavirus dello stesso ceppo della Sars e che provoca una grave forma di polmonite. Sono già sei le vittime del misterioso virus, in Cina ma anche in altri Paesi asiatici ci sono persone che lottano tra la vita e la morte. Il virus non conosce confini: dopo Thailandia, Giappone, Corea del Sud e Taiwan sarebbe stato isolato anche in Australia, dove un uomo rientrato da Wuhan con sintomi respiratori sconosciuti è stato messo in isolamento a casa sua a Brisbane. Vista la diffusione rapida, chiediamo alla Regione Toscana come si sta attrezzando in caso di una diffusione del focolaio in Europa”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI) in un’interrogazione.

“Il nuovo virus, che non ha ancora un nome ma solo una sigla, ‘2019- nCoV’ – ricorda Stella – si trasmette da uomo a uomo e la conferma è arrivata ieri dalle autorità sanitarie cinesi. Nelle ultime ore il Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) ha ritoccato al rialzo la classificazione del rischio di contagio anche in Europa, portandolo da ‘basso’ a ‘moderato’. Chiediamo alla Regione Toscana di non farsi trovare impreparata e di non sottovalutare l’emergenza, come avvenne lo scorso anno con il Superbatterio New Dehli, che solo in Toscana ha mietuto 34 vittime. In quell’occasione, una circolare ministeriale del 30 maggio che lanciava l’allerta, è stata sostanzialmente ignorata dalla Regione Toscana, che ha emanato linee guida solo quattro mesi dopo. Pretendiamo che la Regione ci dica come intende muoversi già nelle prossime ore”.